A poco meno di un anno dall'omicidio della donna che voleva sposare, Maximo Aldana De La Cruz, il prossimo 4 maggio, comparirà davanti al gup, Manuel Bianchi per la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura di Rimini a suo carico. Le ipotesi di reato sono quelle di stalking, omicidio con l'aggravante dei motivi abietti e del legame amoroso con la vittima. Maximo Aldana De La Cruz, 55enne peruviano è accusato del femminicidio dell'ex compagna, la 46enne Noelia Rodriguez, sua connazionale, raggiunta da 18 coltellate il 22 maggio dello scorso anno in un appartamento di via Dario Campana.
Reo confesso, il tassista peruviano arrivato in Italia con un anello di fidanzamento in tasca e diventato l'assassino della donna che diceva di amare, è difeso dall'avvocato Paola Benfenati del Foro di Bologna. E' in carcere da un anno, ha iniziato ad imparare l'italiano e pare si stia preparando al processo ben sapendo cosa accadrà. I tre figli della vittima e la nipotina di pochi anni si costituiranno parte civile con l'avvocato Morena Ripa del Foro di Rimini. Aldana in Italia ha solo una figlia che in questo anno di reclusione ha mantenuto i contatti con il padre e il legale difensore.