Ritrovato l'aereo disperso sull'Appennino tosco-emiliano: non ci sono sopravvissuti
Intorno alle 18:00 di ieri i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico toscano sono riusciti a individuare sul versante toscano del Monte Bocco dei relitti riconducibili all’aeromobile da turismo le cui tracce si erano perse nel pomeriggio di martedì, quando era partito da Pavullo intorno alle 8.20 del mattino. Sul posto sono confluiti anche i tecnici del servizio regionale dell’Emila-Romagna e un medico per constatare il decesso dei tre passeggeri. Si tratta di turisti francesi - marito, moglie e un amico -, arrivati nel comune modenese dopo aver partecipato ad una manifestazione in Romania.
Le ricerche sono state notevolmente ostacolate dal maltempo ma le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna (Saer) hanno continuato a perlustrare le aree individuate con l'analisi dei dati dei tabulati telefonici delle utenze dei tre dispersi, grazie a cui sono stati geolocalizzati i relativi segnali telefonici.
L’Aeronautica Militare ha avuto il coordinamento di tutte le attività di ricerca in volo. Le operazioni sono state gestite dall’aeroporto civile di Lucca, dove era in corso l’esercitazione internazionale di soccorso aereo Grifone, anch’essa a guida Aeronautica Militare, con la collaborazione del Soccorso Alpino e Speleologico per il coordinamento delle attività via terra.
Alla luce dell’accaduto, l’esercitazione – che tra le proprie finalità ha proprio quella di addestrare squadre di terra e reparti del soccorso aereo nazionali a questo tipo di interventi - è stata riconvertita in operazione reale, impiegando gli elicotteri – sia dell’Aeronautica sia degli altri partecipanti all’esercitazione – in diverse missioni di ricognizione e ricerca.
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