Scoperto a Rimini dalla Guardia di Finanza evasore totale con reddito di cittadinanza
Ennesimo "furbetto" titolare di un'impresa da 10 mesi intascava dallo Stato 780 euro al mese
Titolare di un'impresa nel settore edile con reddito di cittadinanza. È riminese l'ennesimo furbetto scovato dalla Guardia di Finanza. Aveva nascosto al Fisco un reddito annuale di 38.000 euro e da aprile 2019 intascava dallo Stato 780 euro al mese. E' stato pizzicato dai militari delle Fiamme Gialle in seguito a verifica fiscale: aveva omesso di presentare le dichiarazioni annuali dei redditi, Iva ed Irap, pur avendo intrattenuto rapporti economici con diverse aziende operanti sul territorio nazionale.
Non è il primo caso e probabilmente neppure l'ultimo. Solo tre mesi fa si è scoperto che un settantenne riminese che dichiarava di ricevere "solo" una pensione sociale aveva diverse proprietà immobiliari fra cui un albergo del valore di oltre 800 mila euro. La scorsa settimana la Gdf di Rimini ha scoperto due lavoratrici in nero con reddito di cittadinanza: una ventenne di Modena ballerina di night club e una cameriera ai piani ucraina residente a Velletri.
Scendendo più giù nello stivale, è di oggi la notizia di un controllo in una casa di risposo di Catania: 11 lavoratori in nero di cui 7 con reddito di cittadinanza. Lavoravano per lo più in orari notturni, così da ridurre la possibilità di essere smascherati. La mappa dei furbetti va da nord a sud: Imprenditori, negozianti, venditori ambulanti, spacciatori. Un numero destinato a crescere. C'è chi ricorda che a maggio del 2019 la Commissione Ue bocciò senza mezzi termini il reddito di cittadinanza e che oggi ha corretto improvvisamente il giudizio, dicendo che il sussidio avrebbe effetti positivi sulla crescita, anche se solo dello 0,1%. Per Anna Maria Bernini, Presidente dei senatori di Forza Italia, è un fallimento. I 5 Stelle lo difendono a spada tratta: nessuno tocchi – dice il capo politico del Movimento Vito Crimi – quanto fatto finora.