DECRETO

Scuole chiuse, i dubbi del Comitato tecnico scientifico. Conte: "L'Italia non si arrenda"

Il Premier, con una diretta Facebook, ha spiegato che si è seguita la "linea della massima precauzione"

Scuole chiuse, i dubbi del Comitato tecnico scientifico. Conte: "L'Italia non si arrenda".

Il governo vara una nuova stretta per tentare di arginare la diffusione del coronavirus, con i malati che hanno ormai superato i 2.700 e l'intero Paese - è di questa mattina la notizia dei primi due tamponi positivi in Valle d'Aosta -, chiamato a fronteggiare i nuovi casi. Aumenta anche il numero di guariti: sono 276, l'8,49% del totale dei contagiati ma soprattutto 116 in più rispetto a martedì, con un incremento del 72,5%. Dunque, scuole e università chiuse in tutta Italia fino al 15 marzo: una decisione presa dal Governo, confortato dal parere favorevole dell'Istituto superiore di Sanità, seguendo la "linea della massima precauzione", nonostante il Comitato tecnico scientifico avesse evidenziato dubbi sulla sua efficacia.

"La decisione di chiudere le scuole non è stata semplice - conferma la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina - è stata una scelta d'impatto, spero che gli alunni tornino al più presto a scuola". Azzolina che ha anche garantito che si farà di tutto per garantire i servizi scolastici a distanza e il governo è già al lavoro per mettere a punto una norma che prevede la possibilità per uno dei genitori di assentarsi dal lavoro per accudire i figli minorenni.

"In questo momento - sottolinea Conte - siamo concentrati ad adottare tutte le misure di contenimento diretto del virus o di ritardo della sua diffusione perché il sistema sanitario, per quanto efficiente e eccellente, rischia di andare in sovraccarico". In realtà il Comitato tecnico scientifico, chiamato ad esprimere un parere non vincolante, aveva evidenziato dei dubbi: mancano le evidenze scientifiche, sarebbe stato rilevato all'unanimità, sull'efficacia della chiusura delle scuole ai fini di un contenimento dei contagi da coronavirus, soprattutto per la breve durata della misura.

Il Decreto firmato da Conte in serata contiene anche tutta un'altra serie di indicazioni. Raccomanda alle persone anziane di limitare le uscite da casa, ribadisce la necessità di evitare strette di mano, abbracci e baci, vieta la visita ai parenti dei ricoverati negli hospice e nelle residenze sanitarie assistite, così come l'attesa nei pronti soccorso per le persone che non devono essere visitate. Tutta l'attività dello sport di base in palestre, piscine e altri centri sportivi, invece, è "consentita esclusivamente nel rispetto delle raccomandazioni previste".


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