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Sfruttamento della prostituzione di ragazze italiane in centri massaggi: due arresti

Sequestrato immobile anche a Rimini

1 ott 2019
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Giovani ragazze italiane venivano adescate anche sul web con offerte di lavoro a tempo indeterminato e poi venivano 'addestrate' alla prostituzione e sfruttate sessualmente all'interno di centri massaggi in diverse città italiane.

Lo hanno scoperto i poliziotti della Squadra Mobile di Ancona, coordinati dalla Procura, con l'operazione "Vishudda" a cui hanno collaborato tutte le Questure interessate: in carcere è finito un 40enne di origini pugliesi mentre sua moglie è stata posta agli arresti domiciliari. Altre tre donne italiane sono state sottoposte ad obbligo di dimora mentre l'abitazione di una sesta indagata a piede libero è stata perquisita.

Nell'ambito dell'indagine avviata nel 2017, in cui vengono contestati reati che vanno dallo sfruttamento all'induzione alla prostituzione in concorso, sono stati sequestrati nove immobili che ospitavano i centri massaggi situati ad Ancona, San Benedetto del Tronto, Curtatone (Mantova), Bologna, Faenza (Ravenna), San Giovanni Marignano (Rimini), Pescara e Barletta.


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