I Carabinieri di Ravenna hanno catturato una banda di criminali che lo scorso anno ha messo a segno una scia di assalti bancomat in tutta la Romagna, tra Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Utilizzava la cosiddetta “tecnica della marmotta esplosiva”, che ha fruttato circa 100mila euro di bottino. Il provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso dal Gip Corrado Schiaretti su richiesta del Pm Stefano Stargiotti, ha riguardato una donna di origine campana, ma residente a Rimini e sette uomini di Foggia di cui uno residente a Carpi.
L'indagine aveva subito un'accelerazione il 4 luglio quando alcuni banditi avevano fatto esplodere uno sportello bancomat di San Pietro in Vincoli, nel Ravennate: nella circostanza i militari erano riusciti a individuare il veicolo usato. Un primo freno all'escalation era già arrivato il 12 settembre con l'arresto in flagranza di reato di sei dei sospettati realizzato dal nucleo investigativo ravennate con il supporto dei colleghi di Rimini, subito dopo il tentato furto alla filiale della banca di Credito Cooperativo ravennate e forlivese di Mezzano, nel Ravennate. I successivi sviluppi investigativi, hanno permesso di attribuire agli indagati diversi colpi in vari istituti della Romagna.