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Si schiudono uova di Caretta caretta a Pesaro, l'area più a nord mai riscontrata

Questa mattina il rilascio in mare di una trentina di esemplari

di Filippo Mariotti
5 ott 2019
La foto postata dal sindaco Matteo Ricci
La foto postata dal sindaco Matteo Ricci

Evento eccezionale sulle coste pesaresi, a Baia Flaminia. Sono infatti nate le prime tartarughe deposte quasi due mesi fa da “mamma Luciana” sul versante sud del Monte San Bartolo. A monitorare il nido un presidio allestito dalla Fondazione Cetacea che giovedì, vista la violenta tempesta in atto, ha constatato la necessità di intervenire. Così gli operatori hanno dissotterrato e portato al sicuro le uova in una clinica veterinaria di Riccione. “Abbiamo recuperato le ultime uova con l'acqua che ci arrivava fino al gomito", racconta Sauro Pari, presidente della Fondazione a National Geographic Italia. Delle uova recuperate, 30 tartarughine erano in buono stato e pronte ad essere liberate. Tante altre sono però ancora attive.

Un evento di eccezionale importanza perché quello della città marchigiana è il nido di Caretta caretta più a nord mai osservato in Europa. "Le abitudini di Caretta caretta stanno cambiando e lo vediamo ormai da diversi anni – commenta Pari -, basti pensare che nel 2004 le presenze nell'Alto Adriatico erano stimate intorno alle 20-25.000, nel 2014 erano già circa 70.000, praticamente triplicate in dieci anni”. La nidificazione di Pesaro – conclude – è un segno di una possibile colonizzazione dell'Alto Adriatico da parte di queste tartarughe.

Questa mattina, viste le condizioni meteo favorevoli, a largo della costa pesarese è avvenuto il rilascio in mare di una trentina di piccole tartarguhe. All'ultima rilasciata i responsabili della Fondazione Cetacea di Riccione hanno dato il nome "Matteo", in onore del Sindaco di Pesaro Ricci, cosa che – come scrive lui stesso su Facebook - “mi riempie di orgoglio, mi responsabilizza e mi incentiva ancora più nella battaglia per un mare pulito”.


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