Sigourney Weaver alla Festa del Cinema elogia il movimento #metoo
Quasi 70 anni ma chi lo direbbe mai? 1 metro e 82 centimetri di altezza, e si notano ancor di più perché lei ai tacchi non rinuncia, anche se sceglie di abbellirli con foulard verdi, che le donano un aspetto imponente, “sarà per questo che non mi hanno mai offerto parti da fidanzatina”, ha ammesso ridendo. Sigourney Weaver alla Festa del Cinema ha parlato dei film di fantascienza che tanto l'hanno resa famosa, dalla trilogia di Alien soprattutto, fino ad Avatar. “La fantascienza è un genere molto sofisticato – ha detto – è lì che ci si pone domande esistenziali, e la letteratura sci-fi in America è molto importante. Io avrei voluto fare Shakespeare”, sospira. Ha espresso parole d'elogio per il movimento #metoo: “Era ora che le cose cambiassero – ha concluso – è un passo fondamentale nella lotta per la qualità sul posto di lavoro”.
Prima di lei, Claire Foy, famosa nel ruolo della Regina Elisabetta in “The Crown”, aveva presentato insieme al cast il film “The Girl in the Spider's Web”, ma c'era grande attesa anche per Viggo Mortensen, indimenticato Aragorn de “Il Signore degli Anelli”, che col suo “Green Book”, storia di un italo-americano che aiuta un pianista afro-americano, dimostra anche di aver iniziato a masticare anche un po' della nostra lingua.
“Sul fronte del razzismo non si è fatto abbastanza – ha poi detto – la strada è ancora lunga e tocca a ciascuno di noi comportarsi meglio, ognuno nel nostro piccolo”.
Infine la coppia di comici per eccellenza, Stanlio & Ollio, nel film di Jon Baird magistralmente interpretato da Steve Coogan e John C. Reilly, tramutatisi nel duo più famoso, al termine della loro carriera ma sempre irresistibili.
Francesca Biliotti