Mentre l'Etna prosegue la sua attività di eruzione ancora scosse nel catanese – una decina nella notte - ma tutte di bassa energia "per una attività sismica, che – stando al direttore dell'Osservatorio INGV di Catania, Eugenio Privitera - va attenuandosi”. Ma non cala la paura e crescono gli sfollati, a quota 600. Nei luoghi del sisma arrivano le istituzioni. Il vice premier Luigi Di Maio annuncia lo stato di emergenza - sarà all'attenzione del Consiglio dei Ministri di domani – e lo stanziamento di risorse per dare supporto alle autorità locali, in aiuto alle famiglie". Il ministro degli Interni Matteo Salvini chiede “pieni poteri per i sindaci”. "Mettere in sicurezza territorio e strutture più fragili nelle aree esposte al rischio", sono le priorità individuate dal capo della Protezione civile, Angelo Borrelli. Da Foggia il premier Giuseppe Conte dichiara vicinanza alle zone colpite: “'Domani abbiamo un Cdm per dichiarare lo stato di emergenza per il terremoto di Catania e si riunirà anche la commissione Grandi rischi della Protezione civile. Siamo costantemente vicini anche a tutte le persone che stanno subendo disagi, anzitutto ai feriti. Per fortuna non ci sono feriti molto gravi. Seguiamo costantemente l'evoluzione della situazione”.
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