Soccorritori a Suviana: "Poche speranze per i superstiti"
La Cgil accusa: "Non si sa quali sono le aziende di cui erano dipendenti i lavoratori esterni. Poi scopriamo che uno è un pensionato di 73 anni, una partita Iva: che mondo del lavoro è?"
Proseguono senza sosta i lavori dei soccorritori nella centrale idroelettrica del lago di Suviana, dopo l'esplosione di ieri, ma con speranze sempre più flebili di trovare dei sopravvissuti. "Lo scenario che abbiamo davanti non ci dà questa idea", spiega un responsabile dei vigili del fuoco, parlando della sorte dei quattro dispersi, che si aggiungono ai tre morti accertati ed ai cinque feriti, uno dei quali in pericolo di vita.
"L'acqua sta salendo, è una situazione molto difficile, di pericolo per i nostri operatori", aggiunge.
"Stiamo in una fase di studio per capire se può entrare acqua in modo improvviso, la necessità assoluta adesso è di mettere in sicurezza perché i Vigili del fuoco stanno lavorando al di sotto del livello dell’acqua”. Sulle cause dell’incidente, il portavoce spiega che “non sappiamo cosa può aver portato all’esplosione, c’è l’impossibilità di fare accertamenti, gli effetti sono quelli di una forte esplosione, con un incendio, che hanno provocato il crollo del solaio all'ottavo livello” .
Sindacati in agitazione, domani corteo a Bologna in piazza Maggiore. La Cgil accusa: "Non si sa quali sono le aziende di cui erano dipendenti i lavoratori esterni. Poi scopriamo che uno è un pensionato di 73 anni, una partita Iva: che mondo del lavoro è?".
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