Stato di agitazione dei medici di famiglia dell'Emilia-Romagna
Parlano di "fallimentari le politiche della Regione". Imputati: mancato coinvolgimento nelle decisioni, liste d'attesa e Cau e rinnovo Accordo integrativo
I medici di famiglia dell'Emilia-Romagna hanno proclamato lo stato di agitazione. A comunicarlo la FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) in contrasto con la politica sanitaria della Regione, rea – secondo i sindacati – di prendere decisione senza coinvolgimento dei diretti interessati; inoltre – si legge in un comunicato - “è ormai stata resa manifesta la volontà della stessa politica sanitaria, se non annullare, il rapporto di fiducia tra cittadino assistito e il suo medico di Medicina Generale, sovraccaricando quest'ultimo con ridondante carico di funzioni puramente burocratiche a discapito della quantità del tempo indispensabile ad un' efficace assistenza clinica”.
Tra i diversi provvedimenti contestati: la fallimentare gestione regionale delle liste d'attesa per esami diagnostici e visite specialistiche, la mancata applicazione di molti commi dell’intesa regionale sui Cau e il mancato avvio delle trattative per il rinnovo dell'Accordo Integrativo Regionale per la Medicina generale.
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