IN PIAZZA

Stop alla riforma: la Polizia locale protesta in piazza

Stop alla riforma: la Polizia locale protesta in piazza.

"Abbiamo meno tutele delle guardie giurate", pur avendo compiti di sicurezza urbana e di Polizia giudiziaria. Questa mattina gli agenti di Polizia locale di tutta Italia hanno incrociato le braccia, con diverse manifestazioni in varie piazze. Per la Romagna il sit-in si è svolto di fronte alla Prefettura di Rimini, anche per sensibilizzare i cittadini presenti al mercato settimanale. La manifestazione, spiega all'agenzia Dire Claudio Fucchi del Sulpl, il più rappresentativo sindacato di categoria, è stata concordata con la Questura e si svolgerà nella massima sicurezza. Presenti una trentina di persone. Lo sciopero nazionale, ricorda, è stato indetto contro le mancate modifiche alla riforma del 1986 che ha trasformato i vecchi vigili urbani in agenti di Polizia locale, con funzione sempre più marcate di sicurezza.

"Il nostro è un contratto di tipo privatistico che varia da Comune a Comune - precisa Fucchi - dunque il problema fondamentale è che restiamo dipendenti comunali, come quelli dell'Anagrafe". Eppure "siamo in prima linea come le forze di Polizia statali", senza, ribadisce, analoghe tutele a livello di busta paga, infortuni e pensioni.

"Siamo l'unica Polizia europea con un contratto privatistico, con lo stipendio legato all'attività, una Polizia a cottimo e l'Unione europea ci ha contestato che il contratto deve essere pubblico". Un appello alla Corte europea, aggiunge, è stato accolto, ma la riforma si è comunque "arenata con i veti del Viminale. 

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