Storie parallele, tra nord e sud, di piccoli indifesi
Due storie, tragiche e con esiti diversi, ma dal comune denominatore della poca età dei protagonisti. Il primo, Ismaele, ha sei mesi ed ha affrontato, in un barchino, il viaggio della speranza insieme alla madre. Lei non ce l'ha fatta. E da ieri sera prima al molo Favarolo, poi fra i corridoi del Poliambulatorio, è stato coccolato e riempito d'affetto dai poliziotti che sono in servizio all'hotspot di Lampedusa. Agenti e funzionari che sono abituati a gestire il fenomeno dell'immigrazione, durante la notte davanti a quegli occhioni pieni di lacrime si sono inteneriti e subito mobilitati: per cercare di distrarlo, giocando con lui e manifestandogli tutto l'affetto di cui sono capaci gli uomini della Questura di Agrigento.
Dal sud al nord. Sempre ieri sera. Con la scoperta del corpo senza vita di una bimba appena nata all'interno di un cassonetto per la raccolta di vestiti usati, in zona Città studi a Milano. Anche qui, dopo la segnalazione di un cittadino che stava depositando vestiti, stanno indagando gli agenti della Squadra mobile. Alla ricerca, attraverso le telecamere della zona e negli ospedali milanesi, della donna che l'ha abbandonata. La neonata, si è poi scoperto, era visibile, come se chi l'ha lasciata volesse farla ritrovare. Nella stessa città in cui, a inizio mese, il piccolo Enea, era stato lasciato dalla madre alla Culla per la Vita del policlinico Mangiagalli. Garantendogli un futuro e una famiglia.
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