MORTI BIANCHE

Strage di Suviana, sciopero Cgil-Uil anche a Rimini: "Chiediamo sicurezza sul lavoro e un fisco giusto"

Nei primi 2 mesi del 2024 119 morti sul lavoro, 19 in più del 2023.

Dopo il dolore la rabbia, la frustrazione e voglia di gridare "adesso basta", come recita lo striscione che apre il corteo di Bologna. Nei primi 2 mesi del 2024 119 morti sul lavoro, 19 in più del 2023. Dopo la strage di Suviana, a scendere in piazza oltre 15mila persone nel capoluogo Emiliano-romagnolo per lo sciopero di 8 ore proclamato da Cgil e Uil. Ci sono anche i dipendenti Enel che dicono: "Ci sentiamo insicuri noi e i colleghi che lavoravano nelle ditte in appalto".

Nelle città stop anche a treni, bus e metro. Anche a Rimini un presidio davanti alla Prefettura. Le richieste sono chiare: sicurezza sul lavoro, un fisco giusto e un nuovo modello sociale e d'impresa. Intanto qui, come in tutta Italia, continua la strage silenziosa delle morti bianche. "Servono misure immediate per fermare questa mattanza", afferma il leader della Uil Bombardieri. Dello stesso parere il segretario Cgil Landini, che dopo un affondo a Cisl per non aver preso parte allo sciopero, evidenzia: "Le leggi vigenti favoriscono lo sfruttamento, bisogna dire basta". Interviene anche il presidente della Cei, Zuppi: "Sulla sicurezza si parli di meno e si faccia di più".

"In Regione siamo già a 9 morti e +12% di denunce di infortuni sul lavoro - commenta Francesca Lilla Parco, segretaria Cgil Rimini -. Per noi precarietà, rinnovo, sicurezza salariale sono temi imprescindibili".

"Al governo chiediamo che non ci siano più subappalti a cascata - afferma Giuseppina Morolli, segretaria Uil Rimini -. Ci siano più controlli e più ispettori, che al momento non sono abbastanza".

Nel video le interviste a Francesca Lilla Parco (segretaria Cgil Rimini) e Giuseppina Morolli (segretaria Uil Rimini)

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