Sul treno senza mascherina, donna a processo a Rimini
Udienza rinviata al 14 novembre prossimo per l'astensione degli avvocati
Aveva preso un treno regionale Rimini-Ravenna senza indossare la mascherina e nonostante la sollecitazione da parte del controllore e degli altri passeggeri si era rifiutata di indossare il dispositivo di protezione sanitaria. Rinviata a giudizio per interruzione di pubblico servizio dal gip lo scorso febbraio, per la donna, una 53enne di Rimini, difesa dall'avvocato Martina Montanari, si doveva aprire questa mattina il processo di primo grado davanti al giudice monocratico del Tribunale di Rimini, l'udienza è stata invece rinviata al 14 novembre prossimo per l'astensione degli avvocati. Il caso risale al 13 agosto 2022, quando era in vigore l'obbligo di indossare le mascherine fpp2 sui mezzi di trasporto. In particolare il rifiuto della 53enne aveva indotto il capotreno a trattenere il Regionale Rimini-Ravenna in stazione, provocandone un ritardo di 49 minuti e causando inoltre la cancellazione di altri due treni. A carico della riminese è scattata sia una denuncia per l'interruzione di pubblico servizio che la richiesta danni da parte di un'altra viaggiatrice per la perdita della coincidenza per Modena.
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