CRONACA

T-shirt “Auschwitzland”, Cassazione annulla il processo

La Suprema Corte ha suggerito un'altra ipotesi di reato. L'Anpi di Forlì-Cesena si augura che la Procura "riparta e vada fino in fondo”

T-shirt “Auschwitzland”, Cassazione annulla il processo.

La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza di assoluzione pronunciata il 12 gennaio 2023 per Selene Ticchi, ex esponente di Forza Nuova che il 28 ottobre 2018 indossò la maglietta con la scritta “Auschwitzland” durante il raduno dei 'nostalgici' a Predappio e per questo motivo era a processo per la violazione della Legge Mancino. Lo riferisce il Resto del Carlino, spiegando che secondo la Suprema Corte il fatto è diverso da come contestato dalla Procura di Forlì, che aveva fatto ricorso direttamente in Cassazione, e dai giudici di primo grado: non fu una incitazione alla discriminazione tramite ostentazione di simboli particolari, ma un incitamento fondato sulla negazione, sulla minimizzazione in modo grave o sull'apologia della Shoa, come da ultimo comma dell'articolo 604 bis del codice penale. A questo punto la Procura di Forlì, competente per territorio, dovrà decidere se riaprire o meno un fascicolo e procedere di nuovo con altre accuse. Come spera Miro Gori, presidente dell'Anpi Forlì-Cesena, che si augura che i pm forlivesi “vadano fino in fondo”, perché – spiega - “una vicenda così non può passare in silenzio, senza un pronunciamento della magistratura”.

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