L'Aula del Senato ha di nuovo bocciato, come già aveva fatto in commissione, l'ipotesi di terzo mandato per i presidenti di Regione. Martedì il testo va alla Camera, ma pare che la Lega, che chiede insistentemente la modifica per salvare Luca Zaia dalla scadenza del prossimo anno in Veneto, non sia intenzionata a tornare subito alla carica, anche perché i suoi alleati continuano a dire di no, anche se Mulè, Forza Italia, si affretta a smorzare le polemiche. Davide Faraone invece, di Italia Viva, attacca: “E' una clava usata da Meloni contro Salvini”. Non va meglio al centrosinistra, che non si mette d'accordo sul candidato in Basilicata, dove si vota il 21 e 22 aprile. Domenico Lacerenza, candidato prescelto, non piace a Calenda, che minaccia di appoggiare il presidente uscente, Vito Bardi, che si ricandida col centrodestra. Anche la sinistra del Pd lucano si schiera contro Lacerenza e chiede di ritirarlo. Infine il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini torna sulla proclamazione de L'Aquila a capitale della cultura 2026: “Complimenti, ma il progetto di Rimini meritava – scrive – l'auspicio è che possa diventarlo l'anno successivo, insieme alla Romagna ripartita dopo l'alluvione”.
Nel video l'intervista a Giorgio Mulè, vice presidente Camera dei Deputati (Forza Italia)