Terzo mandato, stop dal governo e la Lega si arrabbia
Ieri sera incontro lampo a Palazzo Chigi tra la presidente Meloni e il presidente ucraino Zelensky
Incontro lampo, ieri sera, tra il presidente ucraino Zelensky e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a Palazzo Chigi. “Sono profondamente grato all'Italia – ha detto Zelensky – per l'incrollabile sostegno: insieme possiamo lavorare per una pace giusta”. Questa mattina l'incontro col presidente della Repubblica Mattarella, ieri la presidente Meloni nella conferenza stampa di inizio anno aveva ribadendo pieno appoggio, continuando a sostenere, dice, solo opzioni che vedano l'accordo anche dell'Ucraina, e che in tre anni di guerra la Russia è riuscita ad annettere appena uno 0,6% di territorio in più, lasciando intendere che il conflitto armato non sia così risolutivo nel breve periodo.
Sempre ieri sera il Consiglio dei ministri, dove il governo ha deciso di impugnare la legge della Campania che apriva al terzo mandato, da presidente della Regione, di Vincenzo De Luca, e ricorre alla Corte Costituzionale. In questo modo si mette un punto, però, anche ad un ulteriore nuovo mandato di Luca Zaia in Veneto, e le cronache da Palazzo Chigi riportano di uno strappo, all'interno del governo, con la Lega, anche se Matteo Salvini era assente.
La nota ufficiale del Carroccio, arrivata in serata dopo la riunione, parla di “mancanza di intesa” e smorza i toni, anche se ribadisce come il partito sia da sempre favorevole ad una modifica della legge. L'impugnazione della legge campana, paradossalmente, fa un favore al Partito Democratico di Elly Schlein che non voleva un terzo mandato per De Luca. Ma mentre il governo dovrà fronteggiare i mal di pancia della Lega su questo, sul terzo mandato Meloni e Fratelli d'Italia hanno una solida sponda in Forza Italia. Maurizio Gasparri ribadisce che gli azzurri sono “assolutamente contrari al terzo mandato, per noi è cosa scontata”.
[Banner_Google_ADS]