Tracciamento degli spostamenti: gli italiani sono i più ligi d'Europa alle restrizioni
I Big Tech forniscono dati utili per un'analisi sulle restrizioni, fornendo anche spunti agli enti nazionali e locali su servizi da potenziare
Google e Apple, le due maggiori aziende mondiali di prodotti informatici (big tech), hanno rilasciato strumenti che attraverso le Mappe mettono in chiaro i dati sulla mobilità degli utenti per aiutare Stati e organizzazioni nel contrasto alla diffusione del Covid-19.
I DATI APPLE
I rapporti di Apple sulla mobilità producono tre cifre percentuali giornaliere, che mostrano gli effetti delle restrizioni agli spostamenti rispetto al 13 gennaio, prima cioè dei dell'entrata in vigore dei vari decreti. "Questi dati - spiega Apple - possono fornire spunti a governi locali ed autorità sanitarie e possono anche essere utilizzati come base per nuove politiche pubbliche. Mostrano il cambiamento negli spostamenti delle persone che guidano, vanno a piedi o prendono mezzi pubblici nelle loro comunità". In Italia, ad esempio, scorrendo il grafico reso disponibile da Apple, al 12 aprile gli spostamenti sono crollati dell'87%, in Gran Bretagna del 76%, negli Stati Uniti del 63% e in Germania del 54%. In particolare, nello Stivale, gli spostamenti con i mezzi pubblici hanno registrato un crollo del 91%, quelli a piedi dell'89% e con l'auto del 87%. "Mappe - spiega ancora Apple - non associa i dati di mobilità all'ID Apple degli utenti, né registra la cronologia dei loro spostamenti. Il nuovo sito analizza i dati aggregati raccolti durante l'utilizzo dell'app Mappe per fornire i trend di mobilità per le principali città del mondo e di 63 Paesi e territori. Tali informazioni vengono generate contando il numero di richieste di indicazioni stradali ricevute dall'app Mappe”.
I DATI GOOGLE
I report di Google, che coprono 131 paesi, riguardano anche le regioni italiane. Le informazioni vengono create a partire da un insieme di dati "aggregati e anonimizzati" degli utenti che hanno attivato la Cronologia delle posizioni, "un'impostazione che è disattivata per default - spiega Google - può essere disattivata in qualsiasi momento dal proprio Account Google e i dati si possono sempre eliminare dalla propria Cronologia". "Sono dati aggregati e anonimi per mostrare quanto sono affollati determinati luoghi" e "cosa è cambiato a seguito delle limitazioni", "sono sviluppati nel rispetto della privacy", spiega in un post ufficiale. I report mostrano in percentuale come si sono modificati gli spostamenti nel tempo e su diverse aree geografiche, in relazione a una serie di luoghi come "negozi e attività ricreative", "generi alimentari e farmacie", "parchi", "stazioni di trasporto pubblico", "luoghi di lavoro" e "abitazioni". "L'aumento o la diminuzione delle visite apparirà in punti percentuale, mentre non saranno condivisi i numeri assoluti delle visite. Per proteggere la privacy delle persone, non verrà resa disponibile alcuna informazione personale identificabile, come la posizione di una persona, i contatti intercorsi o gli spostamenti".
I DATI “CITY ANALYTICS”
Nei giorni scorsi è uscita anche la mappa di mobilità di Enel X, la global business line innovativa del Gruppo Enel, e HERE Technologies. Si chiama “City Analytics”, è una 'Mappa di mobilità' che stima la variazione degli spostamenti e dei chilometri percorsi dai cittadini sul territorio nazionale, regionale, provinciale e comunale. Il servizio fornisce una mappatura dei macro flussi di mobilità, basandosi sull'analisi dei dati provenienti da veicoli connessi, mappe e sistemi di navigazione, elaborati in correlazione con location data provenienti da applicazioni mobile e open data della Pubblica amministrazione. I dati possono essere consultati gratuitamente fino al 31 maggio 2020 dalle Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, dagli enti interessati e della Protezione Civile.
CONCLUSIONI
I dati sono lampanti. La stragrande maggioranza degli italiani rispetta le restrizioni, con differenze regionali che vanno lette alla luce del numero complessivo di attività e uffici. A livello europeo, Francia e Italia segnano un abbassamento più marcato degli spostamenti rispetto a Germania e Regno Unito. Per quanto riguarda i dati Apple, va inoltre che prende in esame i dati raccolti esclusivamente durante l'utilizzo dell'app Mappe. Ma in quanti richiedono indicazioni per, ad esempio, gettare la spazzatura nel primo bidone vicino casa? Dati, in ogni caso, piuttosto rassicuranti.