Turismo, Franceschini: “Gli italiani riscopriranno l'Italia 'minore'”
Per il ministro, si andrà alla ricerca di borghi, cammini e degli spazi meno conosciuti delle città d'arte
Quest'anno, per Dario Franceschini "anche noi italiani dovremo riscoprire quell'Italia detta minore che minore non è". Proprio "per evitare affollamenti nelle spiagge – afferma il ministro dei Beni Culturali e del Turismo in una intervista al Qn -, andremo alla ricerca dei borghi, dei cammini, delle città minori o degli spazi meno conosciuti nelle grandi città d'arte". La crisi, sottolinea Franceschini, "ha investito tutti, ma in alcuni comparti si è rivelata più drammatica. Il turismo è uno di questi, soprattutto per i tempi di ripresa". "Mentre in certi settori entro breve tempo si potrebbe tornare abbastanza rapidamente a livelli pre-crisi, non sarà così per il turismo internazionale", rimarca.
Il ministro elenca poi gli interventi messi in campo dal governo per far fronte alla crisi degli operatori. La prima mossa per riavviare il settore è stato "il bonus vacanze, a cui sono stati destinati oltre due miliardi". Senza contare che "le imprese turistiche hanno gli stessi benefici dovuti ad altri settori, dagli ammortizzatori sociali, ai crediti di imposta sugli affitti, ai ristori e altre specifiche come l'eliminazione della rata Imu". Nel turismo "nel complesso ci sono quattro miliardi, e quando sarà a disposizione il Recovery fund arriveranno altri stanziamenti". Con il bonus "daremo una mano alle imprese ricettive in forte crisi, facilitando le famiglie ad andare in vacanza in Italia. Ne usufruiranno alcuni milioni di famiglie. Il bonus è spendibile entro il dicembre 2020 e potrà integrarsi con la spesa che ognuna di quelle famiglie sosterrà". Inoltre "proprio in questi giorni ho sentito Federalberghi e Abi per studiare un meccanismo che velocizzi la bancabilità del credito d'imposta".
Per i turisti extraeuropei non si può ancora disegnare una strategia: "Non sappiamo quando certe tratte riapriranno perché verrà deciso a livello Ue. Per gli altri, cioè l'area Schengen più il Regno Unito, dal 3 giugno si potrà venire in Italia". L'obiettivo a cui si lavora "è garantire gli stessi standard di sicurezza per chi arriva e per chi ospita". Sui protocolli per andare in spiaggia "è evidente che l'ultima parola spetti alla regione". Nelle spiagge libere "valgono le solite regole sui distanziamenti". Per gli eventi al chiuso, sottolinea, "al momento ci sono molti limiti. Ma gli spazi all'aperto saranno fruibili più facilmente".