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Un anno di crisi, soprattutto per cinema e ristoranti: finisce il 2020 senza cenone

di Sara Traversi
31 dic 2020

Dopo un anno così difficile ed inaspettato, come non festeggiarne la fine?! Ma anche il Capodanno sarà, inevitabilmente, diverso da tutti gli altri. Infatti le norme restrittive impediscono un normale festeggiamento e, primo a rimetterci, è il cenone. In linea con le leggi dell'ultimo periodo, i ristoranti resteranno chiusi per tutte le giornate festive e prefestive; proprio per questo non si troveranno italiani riuniti attorno a lunghe tavolate in luoghi pubblici. Seguendo le indicazioni dichiarate dal Presidente del Consiglio è però possibile simularlo, in maniera ridotta, a casa propria.

Si sono infatti già registrate grandi spese dell'”ultimo minuto” per non perdersi il festeggiamento, almeno tra i congiunti. Ma le differenze si notano anche a livello economico: secondo Confcooperative, quest'anno, si spenderanno 1,4 miliardi per il cenone di Capodanno, ovvero 700 milioni in meno rispetto al 2019. Il calo infatti comprende panettoni e Champagne, mentre si prediligono spumanti nazionali e prenotazioni d'asporto di piatti tipici. Secondo Coldiretti si registra, per i ristoranti, agriturismi, e tutti coloro che l'anno scorso hanno offerto il tradizionale veglione a circa 6 milioni di italiani, una perdita di mezzo miliardo in un solo giorno. Ma a rimetterci di più, in questo 2020, troviamo anche il cinema. Cinetel ha calcolato un incasso totale di 182,5 milioni di euro con un calo del 71% circa. Analizzando i dati dall'8 marzo, primo giorno di chiusura nazionale delle sale, si registrano infatti il 93% di incassi in meno.


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