POLITICA ITALIA

Un anno di elezioni per l'Italia, dalle europee alle amministrative

Il presidente Mattarella promulga la legge su ambulanti e balneari ma richiama Parlamento e governo

Il 2024 parte con un richiamo del presidente della Repubblica a Parlamento e governo su ambulanti e balneari: dopo aver promulgato la legge per il mercato e la concorrenza Sergio Mattarella ha infatti scritto una lettera di osservazioni alle cariche istituzionali, per sottolineare “i profili di contrasto con il diritto europeo” della legge, e rileva come siano “indispensabili, a breve, ulteriori iniziative di governo e Parlamento”. “L'ennesima proroga automatica delle concessioni in essere – scrive inoltre – per un periodo estremamente lungo, appare incompatibile con i principi più volte ribaditi”. Interviene subito la Lega, con una nota, per dire che “non ci arrenderemo a chi, nel nome dell'Europa, ha provato a svendere lavoro e sacrifici di migliaia di italiani”. Intanto la procedura d'infrazione dall'Unione però, nei confronti dell'Italia, va avanti.

E a proposito di Europa, quelle del 9 giugno prossimo per rinnovare il Parlamento europeo non saranno le uniche elezioni per l'Italia nel corso del 2024: in Abruzzo, Basilicata, Piemonte, Sardegna e Umbria si rinnovano i consigli regionali e i presidenti. Si parte dall'Abruzzo il 10 marzo, altre date sono da confermare, in Umbria non si andrà alle urne prima di ottobre, quando scadrà il mandato di Donatella Tesei, che la Lega vorrebbe ricandidare. Ci sono poi le elezioni comunali, circa 3.700 comuni, tra cui 6 capoluoghi di Regione. Bari, Firenze, dove Nardella non potrà ricandidarsi, Cagliari, Campobasso, Potenza e Perugia.

Ed è già un caso politico quanto accaduto ad una festa di Capodanno nel biellese, dove il deputato Pozzolo, Fratelli d'Italia, si è presentato armato, e dal suo revolver è partito un colpo che ha ferito, non gravemente, il genero di un agente della scorta del sottosegretario Delmastro, anch'egli presente alla festa. Pozzolo ha fatto ricorso all'immunità parlamentare per non consegnare i suoi abiti e si è sottoposto al test della polvere da sparo solo il giorno dopo, 1 gennaio. La Prefettura di Biella pare gli revocherà il porto d'armi, d'altronde la rivoltella è già stata sequestrata e il deputato interrogato: atto dovuto l'iscrizione nel registro degli indagati. Nelle fila dell'opposizione c'è già chi pretende le sue dimissioni, e chi chiede che la presidente del Consiglio renda subito conto: forse ne parlerà già giovedì, alla conferenza di fine anno coi giornalisti che Giorgia Meloni ha già rinviato due volte per problemi di salute.

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