Verso un allentamento del vincolo dei “congiunti”, più lontano lo spostamento tra Regioni
Sintesi dell'accordo: dal 18 maggio ogni Regione camminerà sostanzialmente da sola. Ma se i dati sui contagi salgono, scattano restrizioni automatiche
C'è una concreta possibilità che dal 18 maggio si allarghino le maglie degli spostamenti, con l'eliminazione del vincolo che che li consente, oltre ai noti motivi di necessità, lavoro e salute, solo per far visita ai “congiunti”. Sulla questione, che consentirebbe di fatto agli amici di poter andare al ristorante o al bar, non c'è ancora un accordo con la maggioranza e, stando a quanto riportato dall'Ansa, alcuni ministri spingerebbero affinché il vincolo rimanga.
"I dati del monitoraggio con le Regioni ci dicono che i contagi sono in discesa, ma questi dati si riferiscono ancora al lockdown e solo dal prossimo fine settimana a partire da giovedì avremo i dati relativi ai giorni della riapertura: le scelte che faremo in questo fine settimana saranno dettate dall'evidenza scientifica", ha detto ieri il ministro della Salute Roberto Speranza, a 'Di Martedì' su La7. Quel che è certo è che, sempre dal 18 maggio le Regioni avranno più autonomia: quelle “messe meglio – ha aggiunto - potranno permettersi maggiore velocità nelle riaperture". "Ci sono invece pezzi di territorio – ha però sottolineato Speranza - in cui è necessaria più cautela, anche all'interno della stessa Regione. Sarà dunque fondamentale monitorare e poter distinguere tra territori. È una scelta di buon senso". Nel nostro Paese, ha concluso, "è ora giusto fare dei passi, ma con assoluta prudenza”.
C'è poi il nodo dello spostamento tra Regioni. E si fa strada l'ipotesi di riaprire questo tipo di mobilità dal 1° di giugno. Per il presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, intervenuto a 'Otto e Mezzo' su La 7, "La possibilità per i cittadini di trasferirsi da regione a regione [...] è bene che sia il governo nazionale a deciderla. Penso che ancora per qualche settimana sia bene che non vi sia mobilità tra regione e regione”. Argomento sui cui il ministro per gli Affari regioni Francesco Boccia pare comunque molto cauto e a Repubblica.it afferma: "Dipenderà dai dati del monitoraggio delle singole regioni che a partire da giovedì vedremo ogni settimana e saranno sempre pubblici. Due regioni a basso rischio, a maggior ragione se limitrofe, sarà naturale che potranno avere mobilità interregionale. Ma se una regione è ad alto rischio e una a basso rischio ci saranno inevitabili limitazioni automatiche. Questo meccanismo non è stato ancora definito perché è il più complesso e andrà deciso insieme".