Ok in Consiglio dei ministri al pacchetto sicurezza. Un miliardo e mezzo di euro per i rinnovi contrattuali del personale in divisa e un pacchetto di norme che introduce nuovi reati e ne aggrava le pene per altri: si va dalle truffe agli anziani alle rivolte nei Centri di permanenza per i rimpatri, dalle aggressioni alle forze dell'ordine ai blocchi stradali, dal borseggio all'ampliamento delle garanzie per l'intelligence in funzione antiterrorismo.
Meloni alla fine si è detta "orgogliosa" delle misure approvate ed ha ringraziato i rappresentanti sindacali: "Senza sicurezza non c'è libertà, non c'è protezione sociale, non c'è crescita economica", ha sottolineato. Critiche dalle opposizioni: "L'unico istinto che hanno è quello securitario, quello di aumentare pene e spaventare il Paese", ha detto Francesco Boccia del Pd. Tra norme più discusse e per la quale si è raggiunta una mediazione tra i ministri c'è quella che rende non più obbligatorio ma facoltativo il rinvio dell'esecuzione della pena per le donne condannate quando sono in stato di gravidanza o sono madri di figli fino a tre anni. Il rinvio può essere escluso se da esso derivi una situazione di pericolo, di eccezionale rilevanza, di commissione di ulteriori reati.
Un nuovo reato punisce inoltre chi organizza o partecipa una rivolta in un carcere con atti di violenza, minaccia o con altre condotte pericolose. Rischia da 2 a 6 anni chi promuove e dirige una rivolta anche in un centro di accoglienza per i migranti.
C'è quindi il contrasto alle occupazioni abusive con, anche in questo caso, un nuovo delitto che punisce con la reclusione da 2 a 7 anni chi, con violenza o minaccia, occupa o detiene senza titolo un immobile altrui, o comunque impedisce il rientro nell'immobile del proprietario o di colui che lo deteneva. Stretta, inoltre, sulle truffe agli anziani, con l'aumento della pena di reclusione da 2 a 6 anni e la possibilità di procedere all'arresto in flagranza.
Altro fenomeno ricorrente che il governo vuole colpire è quello di blocchi stradali 'pesanti', tipo quelli organizzati dagli attivisti di Extinction Rebellion. Attualmente è punito con una sanzione amministrativa chiunque impedisce la libera circolazione su strada ordinaria, ostruendo la stessa con il proprio corpo. Il provvedimento approvato stabilisce che questa fattispecie diventi reato nel momento in cui risulti "particolarmente offensiva ed allarmante, sia per la presenza di più persone sia per il fatto che sia stata promossa e organizzata preventivamente".