Vigilanza Rai: ok unanime a testo sull'uso dei social network da parte dei giornalisti
La Commissione di Vigilanza Rai, all'unanimità, ha dato il via libera alle linee guida per l'utilizzo dei social network da parte dei dipendenti e collaboratori della tv pubblica. La Rai avrà ampia discrezione nella formulazione di un codice di condotta che dovrebbe essere approvato entro un paio di mesi e sottoposto alla verifica della bicamerale.
Il testo ricorda che tutto ciò che viene pubblicato sui social può diventare permanente e che le conseguenze di un'azione nell'ambiente digitale possono essere peggiori di quelle di un ambiente fisico. Si sottolineano quindi le conseguenze civili e penali in caso di violenza e minaccia, di pubblicazione di contenuti diffamatori, di hate speech e di diffusione di fake news.
Per quanto riguarda i profili personali - capitolo nel quale sono intervenute modifiche meno restrittive per i dipendenti e che lasciano maggiore libertà di azione all'azienda - il lavoratore può ricordare il proprio ruolo in azienda ma con l'invito ad un uso corretto del logo ufficiale della Rai e a specificare che si tratta di un profilo privato. Quanto ai profili sanzionatori, nella formulazione finale si rimanda alle norme disciplinari dell'azienda e al codice etico in vigore.
"Siamo riusciti a trovare la quadra con tutte le forze politiche - ha detto il capogruppo M5S in Commissione, Francesca Flati -. Ora speriamo che quanto prima la Rai metta a punto un codice e ce lo sottoponga". “È importante essere riusciti a condividere questo testo, perché eravamo in un confine delicato per il diritto dei lavoratori di poter esprimere la loro opinione", ha affermato Federico Fornaro (Leu). "Si è raggiunto un testo giusto, meno restrittivo nei confronti dei dipendenti", ha aggiunto Daniela Santanché, senatrice di Fratelli d'Italia.
Soddisfazione anche da parte del presidente della Commissione Alberto Barachini e del segretario Michele Anzaldi, relatori del provvedimento, che hanno svolto il lavoro di mediazione tra le parti. "La Commissione di Vigilanza in tempi accettabili ha dato prova di saper lavorare insieme - ha detto Anzaldi -. Adesso mi aspetto la stessa velocità da parte della Rai nell'applicare nei termini previsti le norme deliberate, anche per cercare di farsi perdonare l'imbarazzante silenzio sul tema di tutto questo periodo". Il riferimento è alle polemiche sorte per i post di alcuni giornalisti di Viale Mazzini che hanno attaccato esponenti Pd o sul fronte opposto Matteo Salvini.