Vigile del fuoco ucciso a Rimini: lettera minatoria a Frontemare, buttafuori e avvocato
"Giuseppe Tucci sarà vendicato". Un foglio A4 è stato recapitato a mano alle redazione di due quotidiani riminese. Il testo contiene una serie di minacce
Una lettera di minacce è stata recapitata a mano alle redazioni del Corriere Romagna e del Resto del Carlino. Destinatari delle intimidazioni i proprietari del Frontemare e il buttafuori che lo scorso 11 giugno ha colpito e causato la morte del Vigile del fuoco Giuseppe Tucci proprio fuori dal locale di viale Principe di Piemonte, a Rimini. Il messaggio è chiaro: “Giuseppe sarà vendicato”. Al Frontemare promettono “una bella sorpresa". I titolari della discoteca, secondo gli autori anonimi, sono rei di aver tenuto aperto il locale la stessa sera “nonostante fosse già stata diagnosticata la morte cerebrale di Giuseppe come se nulla fosse successo”. Inoltre “hanno avuto il barbaro coraggio di oscurare con una fioriera il provvedimento del Questore di chiusura del locale per 10 giorni”. Motivo per cui “tra non molto scopriranno cosa vuol dire ammazzare un nostro fratello foggiano come se nulla fosse successo”. All'“albanese” - così chiamano il 28enne Klajdi Mjeshtri -, ora in carcere perché accusato di omicidio volontario, consigliano di non chiedere “gli arresti domiciliari o quant'altro... ogni anno di galera in più per lui è un anno di vita guadagnato”. I mandanti promettono “guai” anche al suo avvocato: “Nessuno provi a difenderlo”.
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