Avrebbe chiesto soldi per chiudere un occhio sui controlli, un vigile urbano in forza alla polizia municipale dei Comuni della Valmarecchia in provincia di Rimini, di cui il maggiore è Santarcangelo di Romagna. Il pubblico ufficiale è stato arrestato dalla polizia di Stato, a conclusione di un'indagine condotta dalla Squadra Mobile e coordinata dalla Procura della Repubblica di Rimini. L'accusa è di concussione e questa mattina il vigile è stato sentito dal giudice Raffaella Ceccarelli nell'interrogatorio di garanzia alla presenza degli avvocati difensori, Francesco Pisciotti e Massimiliano Giacumbo.
L'agente della municipale, che pare si sia mostrato al gip estremamente provato si è avvalso della facoltà di non rispondere in attesa di un'analisi più puntuale del materiale probante in mano agli inquirenti. L'uomo, 52 anni, residente a Rimini, ma di origini napoletane, è agli arresti domiciliari da venerdì, da quando cioè gli è stata notificata l'ordinanza cautelare emessa dal gip Ceccarelli. Contestualmente, gli agenti della squadra mobile hanno eseguito una perquisizione domiciliare. Sarebbero tre episodi di concussione consumata e almeno 4 di concussione tentata quelli che vengono contestati all'agente della municipale della Valmarecchia che unisce oltre Santarcangelo i Comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, Poggio Torriana, San Leo, Sant'Agata Feltria, Talamello e Verucchio.
L'indagine sarebbe quindi scaturita da alcune denunce da parte di negozianti della zona della Valmarecchia, quasi tutti di origine straniera e orientale che, avendo ricevuto dal vigile urbano richieste di denaro a fronte di controlli "addomesticati" stufi di pagare hanno denunciato rivolgendosi alla polizia di Stato.