Torna in Egitto la salma di Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta, il cittadino egiziano 23enne che la notte di Capodanno, a Villa Verucchio, nel Riminese, ha accoltellato quattro persone prima di essere ucciso da un Carabiniere. Ne da notizia il 'Corriere di Romagna': le spoglie del ragazzo sono partite giovedì da Rimini per Malpensa per poi essere rimpatriate nel suo Paese di origine. Proprio giovedì, riporta il quotidiano locale, il 23enne è stato salutato alla maniera musulmana davanti all'obitorio di Rimini da amici e conoscenti con le mani aperte e i palmi girati verso il cielo, recitando preghiere in lingua araba. L'estremo saluto - con la salma di Sitta avvolta in un sudario azzurro - è stato filmato: le immagini sono state pubblicate su TikTok e inviate ai parenti in Egitto.
Sitta frequentava la moschea di Rimini e chi lo aveva conosciuto gli ha voluto dedicare una preghiera tradizionale. Secondo quanto riportato dall'edizione riminese de 'il Resto del Carlino', inoltre, l'aggressore, la notte di Capodanno, avrebbe parlato al telefono con la sorella, mezz'ora prima della sua morte, dicendo "abbi cura della mamma, prenditi cura di tutti". A riferire il contenuto della telefonata alla sorella, spiega il giornale, la madre del 23enne egiziano, nel corso di un'intervista rilasciata al sito web di informazione in lingua araba masrawy.com.
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, venerdì ha dato indicazione al comandante generale dei carabinieri, in accordo con quanto auspicato dalla premier Giorgia Meloni, "di concedere un encomio solenne - quale prima attestazione di merito - al luogotenente carica speciale dei carabinieri Luciano Masini, comandante della stazione di Villa Verucchio". Lo ha annunciato lo stesso ministro su X spiegando che "il luogotenente Masini si è distinto la sera del 31 dicembre scorso intervenendo con coraggio e professionalità nella piazza del paese, a rischio della propria incolumità, per fermare un pericoloso individuo che aveva già tentato di accoltellare a morte quattro persone. Il suo esempio virtuoso - sottolinea Crosetto - si unisce a quello di tanti altri operatori di polizia che ogni giorno dimostrano saggezza, coraggio e dedizione nel loro servizio".
"Come ministro della Difesa - scrive Crosetto - desidero esprimere la mia assoluta e calorosa vicinanza a tutti gli operatori delle forze di polizia che ogni giorno affrontano un ruolo complesso e denso di pericoli. Essi sono spesso chiamati a prendere decisioni immediate in condizioni di grande pressione e rischio al fine di garantire la sicurezza e la protezione della collettività. È fondamentale che alle nostre donne e uomini in uniforme non vengano mai a mancare la solidarietà, il sostegno e la comprensione del Paese, dalle sue istituzioni ai singoli cittadini. Senza questo supporto, rischieremmo di compromettere la loro iniziativa, che rappresenta uno dei pilastri della capacità operativa delle nostre forze di polizia e forze armate."