RIMINI

Violenza Rimini, i 2 giovani arrestati, individuati dopo appuntamento sui social

Eseguite dai Carabinieri le misure cautelari emesse dai Tribunali di Rimini e Bologna: coinvolti un diciottenne e un diciassettenne accusati di violenza pluriaggravata su una ragazza. I fatti risalgono allo scorso agosto

Violenza Rimini, i 2 giovani arrestati, individuati dopo appuntamento sui social.

Sono stati individuati dopo che si erano dati appuntamento sui social con la vittima 16enne i due presunti responsabili di violenza sessuale di gruppo arrestati stamattina a Rimini. Si tratta di un neo diciottenne della provincia di Pesaro e Urbino e di un minorenne di 17 anni della provincia di Rimini.

Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal Tribunale di Rimini e da quello dei Minori di Bologna.

La vicenda è quella che ha coinvolto lo scorso agosto una ragazza di 16 anni. La giovane avrebbe conosciuto su Instagram i due ragazzi - presunti colpevoli - con i quali, in cambio di circa 300 euro, più la consumazione di cannabis, avrebbe concordato una prestazione sessuale a tre. All'ultimo la minore avrebbe cambiato idea, ma i giovani l'avrebbero convinta a consumare droga con loro e, un volta in stato di semi incoscienza, l’avrebbero portata in un campo abusando di lei

Trasportata al Pronto Soccorso di Rimini, veniva medicata dal personale sanitario che confermava quanto riferito dalla ragazza, dimettendola con 30 giorni di prognosi.

I Carabinieri sono riusciti a ricostruire quanto accaduto acquisendo le registrazioni di tutte le telecamere della zona teatro dei fatti risalendo all'auto usata dai presunti aggressori. in parallelo scattava anche la comparazione dei campioni di DNA prelevati sulla vittima, grazie ai Ris di Parma.

Oltre che per violenza sessuale sono accusati anche di spaccio di droga i due giovani. Prima di costringere la ragazza a subire atti sessuali, le avrebbero fatto fumare della cannabis per renderla meno reattiva, per assicurarsi l'impunità avrebbero avuto anche cura di cancellare dal cellulare della ragazza chat e fotografie per non essere rintracciati. I due sono indagati dal sostituto procuratore dei minori, Caterina Sallusti e dal sostituto procuratore di Rimini Davide Ercolani.

Il 18enne è stato portato alla casa circondariale di Pesaro mentre il minore è stato tradotto presso l’Istituto penale per minorenni di Bologna, in attesa di essere interrogati per la convalida delle misure. I due ragazzi sono difesi dagli avvocati Giulia Gentili del Foro di Pesaro e Alberto Poli del Foro di Treviso.

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