CARITAS RIMINI

XVII Rapporto Povertà: chiedono aiuto anche proprietari di case per non perderle

In dieci anni raddoppiati gli italiani che si sono rivolti all'ente della Diocesi Riminese

XVII Rapporto Povertà: chiedono aiuto anche proprietari di case per non perderle.

Nel 2020 sono stati 4.368 i nuclei familiari che si sono rivolti alle Caritas riminesi, per un totale di assistiti pari a 10.035 unità, di cui 2.382 minori. A livello numerico siamo in linea con i dati del 2019, ma quello che cambia è l’affluenza. Se nel 2019 i passaggi furono 39.942, nel 2020 siamo arrivati a 74.090, questo implica fondamentalmente due aspetti: il primo è che chi è povero è sempre più povero ed ha un’impellente e costante bisogno di aiuto; il secondo è che nel 2020 le persone che si sono rivolte alle Caritas erano prevalentemente del territorio, per cui sono tornate più volte a chiedere aiuto perché hanno trovato in esse un punto di riferimento.

In dieci anni gli italiani che si sono presentati alle Caritas della diocesi di Rimini, sono raddoppiati: dal 20,5% al 44%.  Il divario tra uomini e donne si è assottigliato; sono aumentati gli over 65,  disoccupati che faticano a reinserirsi nel mondo del lavoro, o pensionati che si rivolgono alla Caritas per aiutare figli e nipoti rimasti disoccupati.  Ad essere più colpite sono le famiglie italiane, infatti, rispetto al 2010, sono aumentati sia gli uomini che le donne che vivono in famiglia. La maggior parte degli italiani è disoccupato, ma tra gli uomini è cresciuta la percentuale di coloro che hanno un’invalidità (8%) e di chi è pensionato (13%), mentre tra le donne sono aumentate quelle con un’occupazione (11%) e le pensionate (22%).  Il 76% degli italiani ha residenza nella diocesi di Rimini, quindi è cresciuta notevolmente la povertà locale.
[Banner_Google_ADS]

Gli immigrati che si sono rivolti alle Caritas riminesi provengono da tutti i continenti. La presenza principale è rappresentata dai nord africani, in particolar modo marocchini (30%) che sono equamente suddivisi tra uomini soli e famiglie con minori. Seguono le donne dell’Est (25%), tornate a crescere dopo quasi dieci anni che erano diminuite ai Centri di Ascolto; questo aumento è dovuto alla diminuzione dei posti di lavoro come badante nel 2020.

Nel 2020 quasi l’80% delle persone che si sono rivolte alle Caritas aveva un’abitazione, aumentano quelle che cioè vengono definite le “povertà grigie”: persone e famiglie scivolate sotto la soglia della povertà a causa della perdita del lavoro, che hanno un’abitazione, ma che non sanno come mantenerla.
Sono 249 le persone proprietarie di casa che hanno bussato alle Caritas nel 2020, tra queste 68 non avevano mai chiesto aiuto. Per la maggior parte sono over 55enni, 85% italiani e 15% stranieri. 2.058 i nuclei in casa in affitto, il 37% dei quali mai rivoltisi prima alla Caritas. La fascia d’età più diffusa è tra i 35 e i 50 anni, il 62% straniero e il 38% italiano. Sono 1.125 le famiglie con minori in casa, per un totale di 2.382 minori; il problema della povertà minorile e della povertà educativa è diffuso anche sul nostro territorio.

Circa 650 i senza dimora che non hanno saputo dove posare il capo sul territorio riminese, in diminuzione rispetto al passato, soprattutto perché c’è stata meno mobilità interna. Per alcuni il Reddito di Cittadinanza ha funzionato da paracadute, in quanto sono riusciti a pagarsi stanze d’albergo o appartamenti in residence, ma per chi non possedeva questo aiuto o non è riuscito ad accedere ad alcun tipo di beneficio statale, è stato un anno molto duro. 
[Banner_Google_ADS]

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy