Zaki ancora, almeno, 45 giorni in carcere; Bonaccini: “Inaccettabile”
Dopo la notizia, annunciata via Twitter dall'ong Eipr, sulla prosecuzione della custodia in carcere per Patrick Zaki, sono tante le voci del mondo politico e dell'associazionismo che si sono alzate per protestare contro al decisione di una corte antiterrorismo del Cairo. Fra cui quella del presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
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Oggi, "ancora una volta il tribunale egiziano ha respinto l'istanza di scarcerazione per Patrick Zaki, studente di 25 anni, iscritto all'università di Bologna e rinchiuso in un carcere egiziano da dieci mesi, con l'accusa di propaganda sovversiva a causa della sua attività a difesa dei diritti umani. L'ennesimo rifiuto alla sua liberazione è inaccettabile e va contro i più elementari principi giuridici internazionali", scrive, sulla sua pagina Facebook, il governatore. Quindi, osserva, "come Regione Emilia-Romagna continueremo a batterci al fianco dell'Ateneo, dei suoi amici e compagni di studio, e a chiedere al Governo di fare tutto il possibile affinché questa ingiustizia abbia fine".
Zaki, come ricorda l'ong, era stato arrestato il 7 febbraio mentre tornava dall'Italia, dove studia per un master, per trascorrere vacanze in Egitto. Hoda Nasrallah, una delle legali di Zaaki, riferisce all'Ansa che “anche se il prolungamento della carcerazione è di "45 giorni", come di consueto non c'è una data precisa per la prossima udienza sulla custodia cautelare di Patrick”.
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