130mila euro per i 192 profughi ucraini: 65mila arrivano da donazioni private
187 hanno lasciato il territorio, in gran parte per tornare in patria. Entro fine agosto atteso il decreto sui permessi di soggiorno in scadenza.
Tra marzo e aprile erano oltre 300 i profughi ucraini a San Marino, ora sono 192. Il Congresso di Stato ha deliberato la destinazioni di fondi a loro favore. La metà arrivano da donazioni effettuate sul conto corrente dedicato, della Cassa di Risparmio. Secondo l'ultimo aggiornamento in Commissione del Segretario agli Affari Esteri Luca Beccari 187 profughi ucraini che avevano ottenuto il permesso di soggiorno e trovato ospitalità a San Marino hanno lasciato la Repubblica, in gran parte per tornare in patria, ma c'è anche chi si è trasferito in Italia o in altri paesi. Quelli che invece si trovano tuttora in territorio sono 192, di cui 89 minori e il resto adulti, in maggioranza donne. In 20 hanno anche trovato un'occupazione. Entro fine agosto il Congresso di Stato dovrà decidere sull'eventuale proroga dei permessi di soggiorno in scadenza, considerando anche l'evoluzione del conflitto. Intanto nell'ultima seduta è stata deliberata la destinazione ai profughi di 130mila euro. 65 mila provengono dalle donazioni effettuate dai sammarinesi sul conto dedicato della Cassa di Risparmio; 45mila sono stati stanziati a fondo perduto per la corresponsione dell'emolumento speciale mensile – 100 euro per ogni adulto e 50 per ogni minore, caricati su Smac Card – ed altri 20mila vengono destinati per la fornitura ai rifugiati di vitto, alloggio, beni di prima necessità ed altri beni e servizi ritenuti necessari nel contesto del progetto di accoglienza in svolgimento a San Marino.
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