17 marzo: si festeggia San Patrizio
Per prima cosa il Santo era gallese e non irlandese. Il luogo più probabile della nascita di Patrizio sarebbe Kilpatrick e la data di nascita è da considerarsi tra il 385 e il 392 d.C.. A 16 anni fu rapito dagli uomini del re irlandese e venduto come schiavo a Muirchu, re del Dál Riata, territorio anch’esso popolato da genti irlandesi. Qui apprese la lingua gaelica e la mitologia celtica. Dopo sei anni passati in cattività, maturò la conversione al cristianesimo. Fuggito dalla corte del re per tornare nella sua famiglia, prese gli ordini sacri divenendo diacono. Recatosi in Gallia, san Germano d’Auxerre lo consacrò vescovo.
Con il compito di evangelizzare le isole britanniche, nel 431-432 il missionario iniziò il suo apostolato in terre irlandesi. All’epoca, in un periodo quasi interamente pagano, a lui si deve la fioritura del cristianesimo nell’Isola, seppur in forma sincretica con il paganesimo celtico (per esempio introdusse il simbolo della croce solare sulla croce latina). Tra minacce di morte, catture e condanne, il santo predica il cristianesimo, fonda abbazie e monasteri e fa miracoli. All’età di oltre cinquant’anni, il vescovo intraprese un lungo pellegrinaggio fino a Roma. Al ritorno si stabilì nell’Irlanda del Nord fino al termine dei suoi giorni. La maggior parte degli storici segnano la sua morte il 17 marzo 461 a Saul. Secondo la leggenda il suo corpo fu affidato a una coppia di buoi che, senza guida, lo depose nella Contea di Down, che da allora cambiò il nome in Downpatrick.
Quello che non si è mai compreso è come abbiamo fatto San Patrizio a divenire così famoso post mortem. Forse complici le sfilate degli immigrati irlandesi negli Stati Uniti, per così sintetizzare le origini del St Patrick’s Day, o per chissà cos’altro. Da Dublino alle altre città irlandesi, le celebrazioni sono scandite da birre e gadget colorati, musica e tanta voglia di stare insieme. La parata a Dublino è sicuramente uno degli eventi più grandi e importanti.