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89 feriti e 31 arresti negli scontri in Catalogna. Il Ministro dell'Interno: "Massima determinazione contro indipendentismo violento"

Rinviata Barcellona-Real Madrid

19 ott 2019
Proteste a Barcellona. Foto Ansa
Proteste a Barcellona. Foto Ansa

Si sono placati solo a tarda notte gli scontri che hanno accompagnato le proteste contro le condanne ai leader indipendentisti nelle principali città della Catalogna. Dopo la mezzanotte, dopo più di sette ore di combattimenti, le violenze sono diminuite di intensità. Per le vie del centro sono rimasti numerosi agenti e i sassi usati negli scontri. Il bilancio finale della giornata è di 89 feriti e 31 persone arrestate.

Mezzo milione le persone in piazza ieri a protestare. Quando la calma è tornata nelle strade del centro di Barcellona, rimaste presidiate da centinaia di agenti, il ministro dell'Interno Fernando Grande-Marlaska ha parlato dal palazzo della Moncloa per avvertire che il codice penale sarà applicato "con la massima determinazione" contro "l'indipendentismo violento". Gli scontri di Barcellona si sono replicati anche in altre città, con lanci di pietre, barricate, mobilia gettata in strada, feriti e arresti.

E ormai è ufficiale, il "classico" Barcellona-Real Madrid è stato rinviato. La partita non si giocherà il prossimo 26 ottobre. La federcalcio spagnola, dopo la riunione del comitato delle competizioni, ha ufficializzato il rinvio per ragioni di sicurezza alla luce degli scontri di questi giorni nella città catalana. I due club sarebbero orientati a recuperare la partita mercoledì 18 dicembre.



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