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A 50 anni dal golpe un Cile molto diviso ricorda Allende

11 set 2023
@Antonia Orellana
@Antonia Orellana

Un Cile attraversato da tensioni e divisioni commemora il 50/o anniversario del colpo di stato dell'11 settembre 1973 e ricorda la figura di Salvador Allende, il presidente socialista che pagò con la sua vita la rottura della democrazia promossa dal generale Augusto Pinochet.

La giustizia cilena ha ordinato allo Stato di risarcire 20 vittime della dittatura di Augusto Pinochet (1973-1990), per un totale di 1,6 miliardi di pesos (equivalenti a circa 2 milioni di euro). Si tratta di impiegati e studenti dell'Università Tecnica dello Stato (Ute) arrestati a settembre del 1973 e successivamente sottoposti a torture, per i quali la Corte d'appello di Santiago ha riconosciuto il diritto a un "pieno risarcimento" per i danni fisici e morali inflitti. La sentenza afferma che sono stati dimostrati i delitti "commessi da rappresentanti dello Stato" e che, come afferma anche il diritto internazionale in relazione ai crimini di lesa umanità, questi non sono prescritti. La sentenza arriva a pochi giorni dall'anniversario dei 50 anni del tragico golpe che fece cadere il governo socialista di Salvador Allende. Secondo le cifre della Commissione della Verità e Riconciliazione sono oltre 31.000 le vittime di violazioni ai diritti umani durante la dittatura militare cilena, con 2.125 morti e 1.102 sparizioni riconosciute.






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