GUERRA IN UCRAINA

Al via le elezioni in Russia. Kiev invita gli stati a non riconoscere il voto

Il segretario generale della nato Stoltenberg rimarca: "le elezioni in Russia non saranno né libere né giuste".

"In Russia conosciamo qual è la situazione. È successo qualcosa di veramente grave con la morte di Navalny e con l'aggressione del suo più stretto collaboratore, questo dimostra che il Cremlino continua a perseguitare chi si oppone al regime”: sono le parole, forti, del ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani alla vigilia del voto in Russia.

Scontata la conferma di Vladimir Putin per un altro mandato di sei anni. Secondo indiscrezioni arrivate da siti indipendenti russi il Cremlino punta a un'affluenza tra il 70 e l'80%, per confermare l'idea che il paese è compatto attorno alla leadership di Putin. Ai seggi non ci saranno osservatori internazionali della missione dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), che Mosca ha deciso di non invitare.

Oltre a Putin restano in corsa il conservatore nazionalista Leonid Slutsky, il candidato del Partito comunista Nikolai Kharitonov e Vladislav Davankov, imprenditore russo. Tutti sostengono l'offensiva in Ucraina, mentre gli unici due candidati contrari alla guerra sono stati squalificati. Kiev esorta la comunità internazionale a respingere i risultati delle presidenziali e il segretario generale della nato Stoltenberg rimarca: "le elezioni in Russia non saranno né libere né giuste".

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