Alan Friedman: accordo commerciale USA-Cina, “spettacolo elettorale di Trump”
Scettico, il noto giornalista ed esperto di economia, sulla reale portata dell'intesa – definita “fase 1” - fra Washington e Pechino. Tutto ciò mentre proseguono le minacce di Trump all'UE sul commercio
“Non è stato un accordo vero, è stato uno spettacolo elettorale di Trump”. Così Alan Friedman definisce l'accordo del 15 gennaio scorso, siglato dal Presidente degli Stati Uniti e dal vice premier cinese Liu He. Molto più seri – sottolinea il giornalista, da noi intervistato – sono i danni provocati alla crescita mondiale, nei mesi scorsi, dalla guerra commerciale di Trump. Da Friedman anche un'analisi delle attuali minacce americane contro l'Europa per la “Web Tax”. E' necessario vedere – afferma – se l'UE “riuscirà a parlare con una voce sola”, o se Trump punterà ad ottenere ciò che vuole trattando con i singoli Paesi. Questa seconda ipotesi è quella ritenuta più probabile da Friedman. Cosa attendersi, allora, da questo 2020 segnato dalle Presidenziali statunitensi? Secondo il noto giornalista Trump cercherà di farsi rieleggere utilizzando anche “la sua probabile assoluzione nel finto processo in Senato per l'impeachment, dove i Repubblicani non stanno neppure andando in Aula per ascoltare le evidenze”. “Probabile”, comunque, un testa a testa; con un “piccolo vantaggio” - ad avviso di Friedman – per Trump. “L'unica certezza, quest'anno, sul fronte del commercio e dell'economia con Donald Trump – conclude Friedman -, è l'incertezza”.
Sentiamo Alan Friedman