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Anche San Marino al vertice sulla pace, Kiev pronta all'intesa con Mosca ma senza compromessi

Intanto si chiude il G7 a guida italiana: soddisfazione della premier Meloni

15 giu 2024

“Diamo una possibilità alla diplomazia, speriamo che la pace arrivi prima possibile”: è la speranza del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, all'avvio del vertice internazionale in Svizzera. Rappresentanti di 100 Paesi, tra cui anche San Marino con il segretario agli Esteri, Luca Beccari, insieme per trovare una risposta comune al conflitto. “Stiamo facendo la storia”, afferma Zelensky.

Kiev si è detta pronta a presentare a Mosca un piano di pace, ma senza compromessi: le condizioni sono indipendenza, sovranità e integrità territoriale. "Non saremo in grado oggi di decretare la pace per l'Ucraina ma speriamo di dare inizio al processo", afferma Viola Amherd, presidente della Confederazione Svizzera. La Russia, al momento, chiude la porta e annuncia che non invierà alcun messaggio ai partecipanti all'evento, nella speranza – attacca il portavoce del Cremlino – che la prossima volta il conflitto venga discusso in un evento più costruttivo. Non c'è la Cina che, però, esorta le due parti a trovare un'intesa. Gli Usa forniranno nuovi aiuti alla popolazione ucraina per 1,5 miliardi.

Sostegno al Paese ribadito dalla premier italiana Giorgia Meloni durante la chiusura del G7 in Puglia. Meloni rivendica i risultati raggiunti su questioni come Ucraina, migranti, intelligenza artificiale. E respinge le critiche su aborto e diritti Lgbtq. Su questo, afferma, il Governo “non ha fatto passi indietro”. E rivolgendosi a Bruxelles dice: “All'Italia sia riconosciuto il ruolo che le spetta nella formazione della Commissione”. Il cancelliere tedesco Scholz, però, mentre parla di possibile bis per Ursula von der Leyen, sembra mettere un freno alla premier italiana invitando chi guiderà la Commissione ad affidarsi a partiti tradizionali. Mentre “Meloni – sostiene Scholz - è all'estrema destra”.






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