Biden: “difficile” un cessate il fuoco tra Israele ed Hamas prima dell'inizio del Ramadan
“La guerra la fanno due, non uno – ha sottolineato oggi il Papa riguardo la crisi mediorientale -. Gli irresponsabili sono questi due che fanno la guerra”
Da piazza della Repubblica ai Fori Imperiali; in migliaia alla manifestazione organizzata a Roma dalla coalizione Assisi Pace Giusta, per sollecitare un cessate il fuoco a Gaza. Invocata anche la libertà di manifestare, dopo i fatti di Pisa: tema caldo del dibattito interno. Ma è soprattutto il no ad ogni guerra, il messaggio; reso plasticamente da uno striscione: “Siamo ebrei e palestinesi, siamo russi e ucraini, l'umanità non ha confini”.
Nulla di più distante dal vortice di rancori che sta avviluppando il Medio Oriente. Biden ha riconosciuto come paia “difficile” un cessate il fuoco prima del Ramadan. Segno di un Mondo che cambia l'apparente inefficacia della moral suasion di Washington. Il Comando militare statunitense ha oggi smentito la notizia della morte di 5 civili palestinesi, a causa dei lanci di pacchi umanitari. Il fatto che una simile news venisse dalla tv pubblica israeliana è cartina tornasole di rapporti forse mai così complicati tra i due Paesi. Eradicare la presenza dei gruppi armati dalla Striscia: su questo obiettivo, dopo il 7 ottobre, i vertici dello Stato Ebraico non sembrano accettare compromessi.
Refrattari anche alle pressioni interne. Le famiglie degli ostaggi ancora detenuti a Gaza – riferisce Canale 12 – hanno ricevuto segni di vita da parte di decine dei loro congiunti; la censura militare avrebbe tuttavia impedito la diffusione di ulteriori dettagli.
Cinica, dall'altra parte, la propaganda di Hamas; che periodicamente annuncia la morte di persone rapite, attribuendone la colpa ai continui bombardamenti. Cresce senza sosta, intanto, il bilancio delle vittime; 10 civili sono rimasti uccisi in un raid aereo nel campo profughi di Nuseirat, scrive l'agenzia palestinese Wafa.
In queste ore l'appello accorato del vicario della Custodia di Terra Santa. 60.000 donne incinte soffrono la fame, sottolinea Padre Ibrahim Faltas; parla di parti cesarei senza anestesia in ospedali privi di elettricità, acqua e medicine. A fronte di una simile catastrofe umanitaria ha un effetto relativo la macchina degli aiuti. In attesa di salpare da Cipro una nave di ONG carica di 200 tonnellate di cibo.
A tutti gli effetti zona di guerra invece il Mar Rosso, dove proseguono le azioni degli Houthi contro il naviglio commerciale. Rivendicato un attacco ad una nave commerciale americana. L'obiettivo, fortunatamente, non sarebbe stato colpito. In un'intervista all'Adnkronos un esponente della milizia yemenita ha inoltre puntato il dito contro l'Italia, dopo l'abbattimento di un drone da parte di un cacciatorpediniere. “Mettersi a protezione delle navi israeliane e americane” - ha ammonito - “minaccia la sicurezza” delle navi italiane.
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