Bombardamento Kramatorsk: sale il numero delle vittime
Mosca respinge ogni responsabilità: "L'attacco - dichiara il Cremlino - è stato effettuato da un battaglione missilistico ucraino per impedire ai civili di partire ed usarli così come scudi umani".
Dopo Bucha, Irpin, Mariupol e Borodianka un'altra strage di civili si è consumata in Ucraina. Sale a 50 il numero dei morti nel bombardamento alla stazione di Kramatorsk dove migliaia di persone stavano cercando di lasciare il paese. Sul missile che ha colpito l'area l'agghiacciante scritta, in russo, “per i bambini”. Sono stati usati missili russi ad alta precisione, sostiene la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino. “Questo è un altro massacro deliberato” dichiara il ministro degli esteri Kuleba.
Mosca però anche in questo caso nega ogni responsabilità. Secondo il ministero della Difesa russo l'attacco è stato effettuato da un battaglione missilistico ucraino per impedire ai civili di partire ed usarli così come scudi umani. In questo scambio di accuse reciproche il vero colpevole è la guerra e a pagarne il prezzo più alto sono sempre i civili.
La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, insieme all' Alto Rappresentante per la Politica Estera Josep Borrell, hanno fatto tappa a Bucha: “Qui – hanno dichiarato – abbiamo visto il volto crudele dell'esercito di Putin, la sconsideratezza e la spietatezza di chi ha occupato la città”. Lunedì in programma il Consiglio dei ministri degli Esteri dell'Unione Europea ma non si discuterà di un possibile embargo al petrolio russo: “Per richiederlo – spiega l'UE – serve l'unanimità tra gli Stati membri e l'Europa è dipendente dall'energia russa”.
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