Brexit: il parlamento britannico boccia l'accordo. Oggi il voto di fiducia
La stessa May aveva chiesto alle opposizioni di presentare una mozione di fiducia per verificare se l'esecutivo dispone ancora del sostegno di una maggioranza, richiesta accolta dal leader laburista Jeremy Corbyn. Se ne discuterà oggi.
Corbyn ha parlato di "sconfitta devastante",accusando la premier d'essersi negata al dialogo con l'opposizione per scongiurare un no deal e di aver privilegiato gli interessi del Partito Conservatore su quelli del Paese. Ha infine auspicato che la Camera dia il suo "verdetto sull'incompetenza di questo governo".
La premier ha detto che il no all'accordo è chiaro, ma che non sono emerse chiaramente altre proposte sul tavolo. E ha insistito, in caso di fiducia, sulla volontà di andare avanti e di continuare a lavorare per attuare la Brexit.
Dall'Unione Europea il presidente della Commissione Jean Claude Juncker prende nota "con rammarico" del risultato del voto, ma assicura che da parte Ue il processo di ratifica dell'accordo di recesso prosegue. "Il rischio di un'uscita disordinata è aumentata" - ha dichiarato - "mentre non vogliamo che accada, la Commissione proseguirà il suo lavoro per assicurare che l'Ue sia pienamente preparata. Chiedo al Regno Unito di chiarire le sue intenzioni il prima possibile. Ci siamo quasi", conclude.
Il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk invece commenta su twitter: "se un accordo è impossibile, e nessuno vuole un no deal, allora chi avrà alla fine il coraggio di dire qual è l'unica soluzione positiva?".
Il governo italiano, si legge in una nota, "prende atto del voto del Parlamento britannico che ha respinto la ratifica dell'Accordo di Recesso del Regno Unito dall'Ue. In tale contesto, continueranno e saranno intensificati i preparativi per essere pronti a tutti gli scenari, incluso quello poco auspicabile di un recesso senza accordo il 29 marzo 2019".
Anche il vicepremier Salvini commenta la vicenda. "Il popolo è sovrano" - dichiara il leader della Lega - "evidentemente gli inglesi non ritengono sufficienti le garanzie contenute nell'accordo tra il governo britannico e l'Ue. E il popolo ha sempre ragione. Penso che si andrà verso una forma di uscita ancora più accentuata, ma quando vota il popolo vota sempre bene".