Caos Brexit, giudice scozzese stabilisce: "La sospensione del Parlamento è legale"
Era stata annunciata da Boris Johnson che ora però non ha più la maggioranza: ipotesi elezioni anticipate più vicina
Il governo di Boris Johnson non ha più la maggioranza assoluta alla Camera dei Comuni, ed ora l'ipotesi elezioni anticipate è più vicina, la proposta del premier è per il 15 ottobre. Tutto si è complicato dunque per l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea, oggi si vota una proposta di legge, sostenuta trasversalmente, che chiede un nuovo rinvio di tre mesi della Brexit, mentre Johnson voleva concludere il divorzio dall'Ue “senza se e senza ma” entro il 31 ottobre. Ieri in aula ha accusato i deputati di volerlo costringere a “elemosinare un altro insensato rinvio”. Espulsi dal gruppo Tory i 21 ribelli che hanno votato contro il governo. Ma che le elezioni siano diventate opzione necessaria è stato chiaro dal momento che la risicata maggioranza di Johnson è venuta meno, perché il deputato conservatore Philip Lee si è schierato coi liberal-democratici. Anche i conservatori moderati si oppongono all'opportunità di un no deal, l'uscita senza accordo. Se passasse questa richiesta di rinvio, Johnson potrebbe dunque chiedere lo scioglimento del Parlamento. Intanto un giudice della suprema corte scozzese ha stabilito che la sospensione del Parlamento per 5 settimane, che era stata annunciata da Johnson a partire dalla prossima settimana, è legale.