Cina travolta dal Covid: c'è il rischio di oltre un milione di morti nei prossimi mesi
Intanto in alcune regioni degli Stati Uniti imperversa ancora il freddo artico
E' record di infezioni da Covid-19 in Cina dopo la decisione di allentare le restrizioni. Il gigante asiatico è nel pieno dell'emergenza con 250 milioni di casi stimati in 20 giorni. E c'è il rischio di oltre un milione di morti nei prossimi mesi. Il Presidente Xi Jinping esorta a “proteggere efficacemente la vita delle persone”. "Di fronte alla nuova situazione occorre lanciare una "campagna sanitaria più mirata" e una "linea di difesa comunitaria" – sottolinea. Intanto si affollano gli ospedali, mentre la commissione sanitaria nazionale cinese annuncia che non pubblicherà più i dati giornalieri sui casi e sui decessi da Covid. "Abbiamo notato un aumento del numero di pazienti con polmonite causata da COVID-19. All'inizio, la maggior parte dei pazienti aveva più di 90 anni, ora l'età scende tra i 75 e gli 80 anni" – afferma Ling Lan, vicedirettrice del reparto generale al China-Japan Friendship Hospital. Precauzioni dal Giappone: i viaggiatori provenienti dalla Cina saranno obbligati a fare un tampone a partire da venerdì, e i positivi dovranno sottoporsi ad una quarantena di 7 giorni, in previsione di una accelerazione del flusso di turisti verso Tokyo, e l'ambiguità di Pechino sul numero di contagi. Così il premier nipponico Fumio Kishida.
Dall'altro capo del mondo, salgono intanto a 27 le vittime nell'area di Buffalo, la città nello stato di New York più colpita dalla tempesta artica che sta flagellando da giorni tutti gli Stati Uniti. In tutto il Paese sono oltre 50 le persone morte a causa delle condizioni meteo estreme. Coloro che hanno perso la vita nella contea di Erie, dove si trova Buffalo, sono stati trovati intrappolati nelle loro auto o in casa oppure sotto cumuli di neve. Alcuni – riporta l'Ansa - sono morti a causa dei ritardi nei soccorsi, ostacolati dalla tempesta. Non migliora neanche la situazione dei trasporti con oltre 3.400 voli, domestici e internazionali, cancellati fino alle 15 di lunedì, secondo il sito FlightAware. La compagnia più colpita è la Southwest Airlines che ha dovuto annullare il 60% dei suoi voli, 10 volte quelli delle altre maggiori compagnie Usa. “Dunque, si sono presi la responsabilità di riprogrammare il nostro rientro il 28. Ma dobbiamo tornare a casa. Ho un'attività! Ho dei dipendenti!” - dice Sean Colvin, passeggero da Tucson, Arizona.
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