Controffensiva ucraina, Kiev: "Abbiamo già liberato 100 km quadrati"
La controffensiva ucraina prosegue verso Sud. “Abbiamo già liberato 100 km quadrati – fa sapere lo Stato maggiore – e ripreso sette insediamenti nelle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia”. Ma secondo il segretario Nato Stoltenberg è ancora “da vedere se Kiev riuscirà a dare una svolta alla guerra”. Secondo le prime valutazioni di funzionari occidentali, ci sono lenti progressi verso la principale linea di difesa russa. Nella notte si scatena una guerra di droni: i filorussi ne intercettano 9 in Crimea, mentre Kiev ne abbatte 20 nei suoi territori. Continuano i bombardamenti a Odessa e Kharkiv. A Zaporizhzhia la visita del direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Grossi, per verificare le condizioni di sicurezza dopo il crollo della diga di Kakhovka: “La situazione è grave – spiega lui –, ma in via di stabilizzazione”.
Mosca accusa il nemico di “rifiutare ogni opportunità di negoziati”, mentre Kiev fa pressione per entrare nella Nato: “Stiamo già svolgendo il ruolo di fianco orientale dell'Alleanza – dicono dalla Difesa – proteggendo la democratica Europa dalla barbara Russia”. I membri della Nato chiedono chiarimenti al presidente Usa sulle tempistiche di un possibile ingresso di Kiev. Mentre Stati Uniti, Regno Unito, Paesi Bassi e Danimarca annunciano la fornitura di “attrezzature di difesa aerea ad alta priorità all'Ucraina”. Si parla di centinaia di missili e sistemi di difesa “per garantire – dicono – il successo della controffensiva nei prossimi mesi”.
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