Coronavirus, morto lo scrittore Luis Sepulveda
Vi riproponiamo una delle sue ultime interviste in Italia.
Lo scrittore Luis Sepulveda è morto per coronavirus a Oviedo. Aveva 70 anni. Lo riferisce l'Efe che cita fonti vicine all'autore cileno. Sepulveda è morto oggi nell'Ospedale Universitario Central de Asturias (Oviedo), dove era stato ricoverato a fine febbraio, dopo avere contratto il coronavirus. Lo scrittore risiedeva a Gijón (nelle Asturie) dal 1997 e gli era stato diagnosticato il coronavirus dopo il suo ritorno dal festival della letteratura 'Correntes dÉscritas', tenutosi a Póvoa de Varzim, in Portogallo. Autore di oltre 20 romanzi, libri di viaggio, saggi e sceneggiature, Sepulveda vinse il Premio Tigre Juan del 1989 con il suo romanzo 'Il vecchio che leggeva romanzi d'amore' ed il Premio Primavera de Novela nel 2009 con 'L'ombra di quel che eravamo'.
Tra i tanti messaggi di cordoglio quello del Comune di Rimini: "Una capacità di far sognare che lo accumunava ad un suo amico e maestro come il “formidabile, eterno ragazzo” Tonino Guerra, raccontato anche in occasione dell’incontro al cinema Fulgor nel maggio 2018". "Un amico di Tonino, un amico della nostra terra- dichiara il sindaco Andrea Gnassi- che con i suoi libri, la sua poesia ci ha portato in una dimensione diversa, facendoci sognare. Lui e Tonino adesso sono insieme a guardare questo mondo, sconvolto da una realtà drammatica e crudele. Proprio la scomparsa di Sepulveda, un genio che aveva fatto della vita e della sua elegia il centro della propria poetica, progettando anche il ritorno qui per Tonino e Fellini, oggi ci lascia ancora più atterriti, dandoci l'esatta dimensione dei tempi tragici del virus che stiamo attraversando, facendoci piangere famigliari, amici, persone che sono state, sono e saranno parti importanti delle nostre esistenze".
L’Associazione culturale Tonino Guerra, la Fondazione Focus, i Comuni di Santarcangelo e Pennabilli e dell'intera valle Marecchia, ricordano Il Maestro Sepúlveda, Presidente Onorario dell’Associazione, quale fervente sostenitore degli ideali di Tonino Guerra e delle iniziative portate avanti. "Tutto questo in nome dell’antica amicizia che era nata con Tonino. Inossidabile la reciproca stima tra due personaggi che hanno contribuito alla storia della letteratura dal dopoguerra in avanti, lasciando interdipliscinari messaggi di umanità, bellezza e solidarietà. Affetto e cordoglio vanno a Carmen Yáñez, poetessa straordinaria e moglie di Luis".
Un velo di tristezza si è steso sull’Università di Urbino alla notizia della morte di Luis Sepulveda, che fu tra i protagonisti delle celebrazioni per il V centenario dell’Ateneo. Il 30 settembre 2005 ricevette infatti dalle mani del rettore Giovanni Bogliolo la Laurea ad honorem in Lettere nell’Aula Magna dell’ex Rettorato. Nella motivazione della laurea, Sepulveda veniva descritto come “lo scrittore più amato di tutta l’America Latina e un simbolo di giustizia e di coraggio“. Per il rettore Vilberto Stocchi “con Sepulveda scompare non solo un grande scrittore ma un testimone universale dell’impegno civile e della lotta per i diritti umani".
Ecco una delle sue ultime interviste in Italia a Rimini per commemorare Tonino Guerra