Covid, speranza per il futuro: al via la produzione di una nuova pillola e si ragiona sulla terza dose
Il colosso farmaceutico Merck presenta la pillola anti-Covid e chiederà "il prima possibile" l'autorizzazione d'emergenza alla Food and Drug Administration, l'ente regolatore statunitense. Il farmaco antivirale promette di dimezzare i ricoveri di persone ad alto rischio. Potrà essere assunto a casa, come qualsiasi altra pillola. Lo studio di fase III condotto su 750 persone descrive anche un'efficacia importante contro le varianti Gamma, Delta e Mu. Dall'Italia, Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del San Martino di Genova individua una “chiara validità del farmaco nel dimezzare i casi di ospedalizzazione o morte". Proprio il centro italiano ha arruolato un paziente nello studio.
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A parlare di "risultati promettenti da valutare con attenzione" è il direttore della Prevenzione del Ministero della Salute Gianni Rezza che, nelle scorse ore, si è espresso sulla terza dose eterologa per i vaccinati Sputnik o Sinovac. "Il Consiglio Superiore di Sanità – spiega – sta considerando l'opportunità di una dose aggiuntiva eterologa, ma serve il pronunciamento di un'agenzia regolatoria”. Questo soprattutto nel caso di Sputnik che, a differenza di Sinovac, non è riconosciuto dall'OMS.
Intanto, proprio la speranza di tornare a una normalità grazie ai vaccini porta a una diminuzione del disagio psichico legato alla pandemia. Alla base dei problemi, spiega la Società italiana di Psichiatria, ci sono le disuguaglianze generate dal lockdown che hanno colpito soprattutto le fasce più fragili. Ma allo stesso tempo, proseguono gli esperti, la popolazione inizia a sentirsi più fiduciosa del futuro, visti anche i vaccini e un rischio minore di tornare a un ottobre come quello dello scorso anno.
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