"L'ufficio del Comitato internazionale della Croce Rossa a Gaza, circondato da centinaia di civili sfollati che vivono nelle tende, è stato danneggiato da proiettili di grosso calibro caduti nelle vicinanze": subito dopo il bombardamento "22 corpi e 45 feriti sono stati portati al vicino ospedale da campo della Croce Rossa". Lo rende noto lo stesso Cicr su X. "Sparare così pericolosamente vicino alle strutture umanitarie mette a rischio la vita di civili e operatori umanitari", sottolinea il Comitato.
L'esercito israeliano non è coinvolto nel raid che secondo fonti palestinesi ha provocato la morte di almeno 22 morti e 45 feriti nella zona umanitaria di Mawasi nel sud della Striscia vicino Rafah. "Indagini preliminari sul raid - ha sottolineato il portavoce militare, citato dai media - indicano che l'esercito non ha colpito. Altre indagini sono in corso".
Alti funzionari dell'amministrazione Usa hanno rassicurato Israele che se dovesse scoppiare una guerra totale nel nord con Hezbollah, gli Stati Uniti sono pronti a sostenere Israele e a fornirgli tutta l'assistenza di sicurezza di cui avrà bisogno. Lo ha riferito la Cnn riguardo l'incontro avuto a Washington dal ministro degli affari strategici Ron Dermer e dal capo dell'Assemblea nazionale Tzachi Hanegbi con il Consigliere della Sicurezza nazionale Jake Sullivan.
Un israeliano è stato ucciso nell'area della città di Qalqilya in Cisgiordania. Lo ha reso noto l'esercito che ora sta operando nella zona. Secondo i media l'uomo era stato gravemente ferito da spari contro la sua auto mentre viaggiava nella zona. Immagini sui social - riferite dalle stesse fonti - hanno mostrato che l'auto dell'uomo è stata poi data alle fiamme. Non è noto cosa l'israeliano facesse a Qalqilya, visto che per legge i cittadini di Israele non possono entrare nelle zone controllate dall'Anp. L'incidente è avvenuto il giorno dopo l'uccisione da parte della polizia israeliana a Qalqilya di due palestinesi ricercati.