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Dove è finita la neve in Alaska? Un inverno anomalo fa riflettere gli scienziati

Le temperature sopra la media e la mancanza di precipitazioni nevose potrebbero essere segnali preoccupanti del cambiamento climatico.

31 gen 2025
Dove è finita la neve in Alaska? Un inverno anomalo fa riflettere gli scienziati

L’inverno 2025 sta mostrando un volto insolito per l’Alaska, con temperature ben al di sopra della media e nevicate ridotte al minimo. Da dicembre, diverse località dello stato hanno registrato valori anomali, come Anchorage, che il 15 gennaio ha segnato una media di -6,4°C, con un aumento di 2,4°C rispetto alla norma quinquennale.

Le immagini satellitari Copernicus Sentinel-2 evidenziano il drastico calo del manto nevoso rispetto al 2024 nella regione di Lake and Peninsula. Il paesaggio, solitamente coperto da una spessa coltre bianca, appare ora brullo e quasi privo di neve. Secondo il climatologo Brian Brettschneider, la causa principale di questo fenomeno è l’afflusso di correnti calde dal Pacifico, che trasportano umidità e impediscono la formazione della neve. A ciò si aggiunge la riduzione del ghiaccio marino artico, che amplifica il riscaldamento atmosferico.

Le conseguenze sono molteplici: il ridotto accumulo di neve potrebbe compromettere le riserve d’acqua essenziali per agricoltura e comunità locali, mentre il settore turistico invernale subisce un duro colpo. Ancora più preoccupante è lo scioglimento del permafrost, che rilascia grandi quantità di metano, accelerando ulteriormente il riscaldamento globale.

Gli scienziati avvertono che questo tipo di inverni sta diventando sempre più frequente. Se un tempo episodi simili erano eccezioni, oggi si ripetono con regolarità, segnalando un cambiamento climatico in atto che rischia di stravolgere l’equilibrio ambientale dell’Alaska.






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