Draghi chiede all'Ue di agire sulle bollette per tutelare la ripresa
Il Consiglio Ue invita gli Stati membri e la commissione "a fare, urgentemente, il miglior uso della toolbox (cassetta degli attrezzi)" dell'esecutivo Ue "per fornire nel breve termine, sollievo ai più vulnerabili e supporto alle aziende" sulla crisi energetica. È quanto si legge nell'accordo dei 27 leader Ue, arrivato nella tarda serata di giovedì. Nel testo c'è un richiamo a tener conto, nelle misure a breve termine, della specificità dei Paesi membri. Chi pensa al gas (come l'Italia), chi al nucleare (la Francia), chi al carbone (di cui fa ampio uso la Germania).
Mario Draghi, fra i primi a intervenire, si è presentato all'Europa Building di Bruxelles portando un messaggio netto al Consiglio europeo: il dossier dei rincari energetici non può subire dilazioni. Fra le diverse linee messe in campo dalla commissione vi è l'acquisto - su base volontaria - di stock comuni di gas. "Bisogna intervenire al più presto per limitare gli aumenti del prezzo dell'energia, per preservare la ripresa e salvaguardare la transizione ecologica", ha spiegato il presidente del Consiglio.
Alla fine le conclusioni del vertice incaricano la Commissione di mettere in campo uno studio sulla funzionalità del mercato energetico e su quello degli Ets, il sistema di scambio di quote di emissione di gas ad effetto serra. Valutando se movimenti speculativi necessitano di "ulteriore regolamentazione". Sempre nel testo si fa chiaro riferimento a misure di medio e lungo termine da mettere in campo per rendere tollerabili, a famiglie e imprese, i prezzi energetici. Nell'accordo si legge che il Consiglio straordinario dei ministri dell'energia "porterà avanti il lavoro il 26 ottobre prossimo e il Consiglio Ue lo valuterà nel summit di dicembre".
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