È la Giornata della Terra... e Google cambia logo
Ogni 22 aprile si celebra l’Earth Day, indetto per la prima volta dalle Nazioni Unite nel 1970 dopo un disastro ambientale al largo della California. Canti: "Un impegno concreto tutti i giorni"
Il 22 aprile è dedicato alla Giornata della Terra, indetta per la prima volta dalle Nazioni Unite nel 1970. Formalmente nasce però l'anno precedente, a seguito del disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oil al largo di Santa Barbara, in California. Il senatore Gaylord Nelson decise fosse giunto il momento di portare le questioni ambientali all'attenzione dell'opinione pubblica e del mondo politico. Il 22 aprile dell'anno successivo, 20 milioni di cittadini americani, preoccupati dall'escalation nell'uso di combustibili fossili, dai rifiuti tossici e la progressiva desertificazione, si mobilitarono in una manifestazione.
In oltre 45 anni, la Giornata della Terra ha contribuito in modo determinante allo svolgimento di iniziative ambientali in tutto il mondo che, nel 1992, portarono all’organizzazione a Rio de Janeiro del cosiddetto Summit della Terra, la prima conferenza mondiale dei capi di stato sull’ambiente. La spinta decisiva perché il messaggio raggiungesse l'interezza del globo, giunse grazie alla diffusione di internet: nel 2000 l’Earth Day arrivò a coinvolgere oltre 5mila gruppi ambientalisti al di fuori degli Stati Uniti e molti noti personaggi dello spettacolo come Leonardo di Caprio.
E ogni anno Google, in occasione del 22 aprile, modifica il proprio logo con un doodle dedicato. Una rivisitazione per informare e sensibilizzare sul cambiamento climatico. Quest'anno le lettere che formano la parola Google sono formate da foto di alcuni dei luoghi in tutto il mondo “in cui persone, comunità e governi lavorano ogni giorno per aiutare a proteggere la bellezza naturale, la biodiversità e le risorse del pianeta”, ha spiegato la società.
La lettera “G” mostra le isole Turks e Caicos; la prima “O” l’Arrecife Alacranes (la più grande barriera corallina del Golfo del Messico meridionale); la seconda “O” è il Vatnajökull, in Islanda, il più grande ghiacciaio d’Europa; l’altra “G” il parco nazionale di Jaú, nella foresta amazzonica brasiliana; la “L” mostra la Grande Muraglia Verde in Nigeria, un ambizioso progetto avviato nel 2007 per realizzare una grande striscia di vegetazione lunga più di 7mila chilometri dalla costa occidentale dell’Africa, in Senegal, a quella orientale, in Gibuti; la “E” infine mostra la riserva naturale delle isole della regione di Pilbara, nell’Australia occidentale.
Da San Marino il Segretario al Territorio Stefano Canti ricorda l'impegno del Titano per tutelare l'ambiente e le aree naturali, per arrivare ad un uso sostenibile dell'ecosistema terrestre con iniziative come il Giardino Diffuso della Biodiversità, l'avvio del BioParco Apistico, la Piccola Foresta UNECE e l'approvazione del “San Marino Regional Urban Forestry Action Plan”, adottato durante la Conferenza ONU “FORESTA 2023”. "Un impegno concreto - scrive in una nota - che durante il mio mandato ho onorato anche attraverso l’acquisizione in favore dell’Ecc.ma Camera di 235.000 mq di terreno (pari a 23,5 ettari), ampliando così il patrimonio pubblico a fronte della cessione in favore di privati (prevalentemente per lo sviluppo di progetti imprenditoriali) di 15.000 mq di terreno pubblico (1,5 ettari)". Da qui l'invito alla cittadinanza il 26 Aprile, alle ore 17:30, al “Bosco che Verrà” per celebrare l completamento del progetto pluriennale realizzato dai ragazzi delle scuole medie in collaborazione con l’Azienda Autonoma di Stato per i Lavori Pubblici.
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